Angelica ci racconta il nuovo album ‘Storie di un appuntamento’, in uscita il 5 febbraio e frutto di un «momento di evoluzione».
Venerdì 5 febbraio esce Storie di un appuntamento, il nuovo album di Angelica. Un disco consapevole, che parla di quotidianità e di storie, con l’accettazione del fatto che l’appuntamento più importante è solo uno: quello con se stessi.
«Questo album è una fotografia di un mio momento di grande cambiamento ed evoluzione. – dice Angelica – Ho sempre avuto paura di provare emozioni negative e di vedermi imperfetta. Sono stata tante volte quello che non ero e, quando metti a tacere tante voci dentro di te, il cassetto si riempie. Poi è uscito tutto, c’è stato lo shock e son stata bene. L’appuntamento è con se stessi. Sono contenta e orgogliosa di essere sopravvissuta».
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Se nel primo disco il lavoro era stato più analogico, in Storie di un appuntamento Angelica si tuffa nella produzione a 360 gradi, seguendola in ogni passaggio e condividendo il viaggio con un team formato da Antonio Cooper Cupertino (che si è occupato anche del mix).
«A livello sonoro avevo in mente di fare questa cosa. – ci dice – Ascoltavo tanta psichedelia e anche tante cose contemporanee. Nello stesso tempo, volevo creare questo mondo sonoro a modo mio. Quasi per caso in studio abbiamo iniziato a fare i pezzi e tante cose fatte nei provini sono rimaste. Il sound per me è fighissimo. Non ti saprei nominare un altro disco italiano che suona così. Certo, c’è tanta roba figa, ma non questo mondo».
Perché gli album, alla fine, per Angelica sono «dei viaggi». «Sarò all’antica – commenta – ma un disco va ascoltato dall’inizio alla fine. Hanno un senso così e ho pensato al disco intero, come faccio le scalette dei concerti».