I Fast Animals and Slow Kids ci raccontano il singolo ‘Come un animale’ e la graphic novel ‘Come reagire al presente’.
Si intitola Come un animale il nuovo singolo dei Fast Animals and Slow Kids (pubblicato da Woodworm in licenza esclusiva per Believe) in uscita il 5 febbraio. Come un animale segue l’uscita a maggio 2020 di Come Conchiglie ed è il primo progetto inedito dopo il successo ottenuto con la pubblicazione della graphic novel Come reagire al presente edita da Beccogiallo, tra i fumetti più venduti dello scorso anno (secondo Amazon Italia).
«La canzone nasce dal fatto che finalmente abbiamo potuto incontrarci di nuovo – ci dice Aimone – e si sente perché è più energico. Nonostante gli anni, insomma, ci carichiamo. In questo brano ci sono due parti, la parte musicale e quella testuale».
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Alessandro ci racconta com’è nata la parte musicale.
«È nata verso maggio giugno. In quel periodo andavo spesso a correre e mi piaceva pensare di poter scrivere una colonna sonora per quei momenti. È un pezzo molto veloce e molto dritto. Quando lo riascolto, ripenso a quel mese in cui non ho fatto altro che uscire e andare a correre».
Il testo – ci dice Aimone – è invece nato «in cima ai monti, dove ho disperso la mia testa».
«In montagna c’è una condizione di isolamento. È un momento riflessivo. Questo brano racconta delle pressioni quotidiane di ciò che ci arriva addosso e che a volte sembra che non ci tocchi. Invece scava sempre qualcosa dentro e, a un certo punto, si esplode nelle maniere peggiori possibili. C’è una parte di sopportazione e di vita quotidiana, e poi c’è la parte che esplode. Devo dire che una cosa che non ci riesce è distaccarci da noi stessi, ma siamo fortunati perché, indipendentemente da come andrà la musica, quando ci guarderemo indietro avremo una cronistoria di come stavamo ad ogni età. Avremo modo di ricollegarci con le nostre emozioni riascoltando un album».
Come un animale è un brano pensato «come una canzone stadium rock, da ascoltare con le braccia al cielo. Ma ha anche influenze new wave. – ci racconta la band – Abbiamo platealmente rubato il synth insieme al riff di chitarra. Abbiamo rubato un po’ di cose da artisti migliori di noi».
«Volevamo fare un pezzo con un ritornello da cantare a braccia aperte – ci dice Ale – ma con influenze non pensate per quel mondo lì. Direi che è stata una sfida con noi stessi».
Come un animale, di fatto, traduce in note e parole «il senso di lontananza e di amoralità». Ma dimostra anche un nuovo approccio dei Fast Animals and Slow Kids alla musica.
«Per noi è un pezzo che rispecchia ciò che siamo e ciò che eravamo in quel momento. – ci dice Aimone – Non ci interessa tanto il risultato, né le cose intorno. Ci interessa il pezzo, la musica e ciò che significa. Il resto son tutte chiacchiere, è un periodo che ci si concentra poco sulla musica. Penso sia necessaria più cognizione di causa».