Partito Democratico e Movimento 5 Stelle presentano alle europee una proposta comune: il salario minimo universale.
Tra i tanti punti toccati nei programmi dei vari partiti, emerge quello del salario minimo universale. Si tratta di una misura già adottata nella maggior parte dei paesi europei, ma ancora assente in Italia. La misura andrebbe ad introdurre una retribuzione minima per i lavoratori, in modo tale da combattere lo sfruttamento dei lavoratori sottopagati e la povertà.
Un’idea comune, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle
Qual’è la particolarità di questa proposta? Il comune accordo tra due partiti apparentemente distanti tra loro. Il salario minimo universale rappresenta uno dei punti fondamentali dei due programmi per le europee e la proposta si articola in modo pressoché simile.
Lo strumento serve a combattere fenomeni fin troppo presenti in Italia, dal lavoro sottopagato al lavoro in nero, garantendo al lavoratore la dignità sociale.
Il salario minimo universale, una proposta europea
L’impatto della misura ricadrebbe sui singoli stati nazionali che ancora non l’hanno introdotto, ma la sua regolamentazione spetta all’Europa.
Il Movimento 5 Stelle chiede una direttiva quadro dell’Unione Europea per i salari dignitosi, che fissi minimi salariali a livello nazionale, nel rispetto delle prassi degli Stati membri.
Anche se la gestione della misura, quindi, sarebbe affidata al singolo stato, spetta all’Europa definire un programma per il calcolo dei salari dignitosi a livello europeo.
In modo simile, anche il Partito Democratico vuole definire il salario minimo sulle condizioni dei diversi paesi dell’Unione.
Il salario minimo universale a sostegno dei giovani
I giovani, che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro, riceverebbero più benefici di altri. Spesso i ragazzi, appena diplomati, si ritrovano ad accettare contratti di lavoro non dignitosi, altre volte sono costretti al lavoro in nero.
Il salario minimo universale garantirebbe una retribuzione equa, rappresentando una vera e propria forma di tutela per i giovani.
Forse è proprio questa la strada da percorrere per la tutela dei giovani e la dignità sul lavoro. Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sembra l’abbiano capito.