Il 2 aprile esce ‘Nuvole’, il nuovo album di Random. 12 tracce in cui il cantautore mostra le sue fragilità ma anche le sue sicurezze.
Si intitola Nuvole l’album di Random in uscita il 2 aprile (Visory Records – under exclusive license to Believe). Prodotto interamente da Zenit – ad eccezione di una traccia prodotta da Junior K (Altrove) – Nuvole si apre con Torno a Te, brano presentato a Sanremo 2021. Ma la tracklist – che conta 12 brani – è tutta da esplorare, con collaborazioni del calibro di Gué Pequeno in Vacci Piano, Gio Evan in Sole Quando Piove, Carl Brave e Samurai Jay in Cielo Nero e Etnico in Vogliono Essere.
«Nuvole è un disco di crescita che parla di amore, in generale. – ci spiega Random – Ci sono diverse sfaccettature dell’amore. E poi ho provato a sperimentare, non so se qualcuno in Italia abbia mai fatto una roba di questo tipo. Sono contento e grato per quello che mi sta succedendo».
C’è tanto di Emanuele Caso in queste Nuvole, un titolo scelto non a caso. Le nuvole, infatti, da un lato «tendono a prendere la forma che più ci piace», dall’altro «sono una barriera superabile, una specie di intralcio tra noi e il sole, proprio come accade tra gli obiettivi che vogliamo raggiungere e gli ostacoli che risiedono nelle nostre menti».
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«La verità – conclude Random – è che il sole è sempre lì, anche se a volte ci appare oscurato».
Eppure, Random parla tantissimo in queste tracce anche delle sue fragilità e di ciò che le stesse insicurezze gli hanno insegnato. Come nella traccia Limiti o in Pugnali.
«Ho il timore di non riuscire a fare quello che vorrei fare, odio sentirmi inferiore. – ci dice – Vorrei essere un punto di riferimento, prendere con leggerezza anche il fatto di essere arrivato ultimo a Sanremo. Mi sono letto le critiche e so di aver preso i cazzotti. Ma vorrei che le persone trovassero sempre il lato positivo. Anche quando non c’è. Se ti fai abbattere dai momenti negativi, non riesci ad andare avanti».
Random, Nuvole e il post-Sanremo 2021
Sanremo 2021, sicuramente, per Random in quest’ottica ha rappresentato un passaggio, ma anche un’amara lezione.
«Sanremo mi ha aiutato tanto e non rimpiango nulla di quello che ho fatto. – ci dice – Sono riuscito a trarre il meglio. Le critiche son state giuste, anche se a volte non ho apprezzato i modi. Il bello di questa cosa è che sono riuscito in una settimana a capire i miei limiti e le lacune che avevo. Ho preso questa esperienza come insegnamento totale e, in una settimana, ho capito cose che avrei capito in due anni».
«Essere ultimi è fantastico. Sono arrivato ultimo a Sanremo, ma 26esimo tra tutti gli artisti che hanno proposto la canzone» scherza.
Del resto, Torno a Te è solo una sfaccettatura del mondo di Random. Il cantautore precisa subito che – potendo tornare indietro – sceglierebbe la stessa canzone da portare sul palco dell’Ariston. «Si vive una volta sola – argomenta – non mi sono scoraggiato».
E poi, il brano Quello che mi Serve parla proprio di come sia bello uscire dalla propria zona di comfort. «L’ho fatto nel momento più pazzo, a Sanremo. E per me è stato fondamentale» ci dice Random.