Musica e arte, il mondo di Claudym viaggia su due binari che convivono nel flusso creativo dell’artista. La nostra intervista.
Si intitola Tempo (Island Records) il nuovo singolo di Claudym, che arriva a pochi mesi dall’uscita di Nightmare.
«È il mio brano più sincero in assoluto. – ci dice Claudia Maccechini, in arte Claudym – Racconto questo senso di colpa che abbiamo un po’ tutti. Anche per questo si è creata una sorta di connessione. La tendenza a non godersi fino in ondo gli affetti e a respingere le emozioni in alcune situazioni è molto diffusa. Ne ho voluto parlare perché è anche una mia condizione».
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Il videoclip, del resto, sembra descrivere perfettamente l’idea di rapporti non vissuti a pieno. Così come la cover del singolo, in cui una mano sembra racchiudere tante ombre e anche tanta luce.
«Ho voluto raccontare la mia situazione. Mi sono immaginata una conversazione a un tavolo rappresentata in un contesto astratto».
Claudia è del resto cantante, ma anche illustratrice. E la fusione tra arte e musica pervade ogni suo singolo passo (il video di Nightmare è un piccolo capolavoro).
«Per me è più semplice portare l’arte nella musica. – ci rivela – La musica nell’arte la porto nei soggetti che faccio. Sono due rami che si influenzano come flusso creativo e che mi hanno sempre accompagnata».
Sul disco, però, Claudym non svela troppo: «Stiamo lavorando su alcuni brani – ci dice infatti – e non posso ancora parlare di progetto definito».