Domenica 19 e 26 settembre segnano l’esordio di Alessandro Cattelan sulla rete ammiraglia Rai: le dichiarazioni dalla conferenza stampa.
È un debutto che ha dietro di sé l’ansia del cambiamento, come ogni nuovo lavoro in fondo comporta. “Sarò in grado di fare una cosa bella?”. Questa la domanda che ha attanagliato Alessandro Cattelan durante l’estate, una preoccupazione vissuta con una certa ansia che a poche ore dall’esordio si stempera nell’entusiasmo per il progetto ai ranghi di partenza. Domenica 19 e 26 settembre, la prima serata di Rai 1 battezza lo showman al timone di ‘Da Grande’.
Le due serate in diretta, con la produzione di Fremantle, rappresentano una scommessa anzitutto per l’azienda che riserva a Cattelan un benvenuto lusinghiero. “Ogni operazione innovativa è il risultato di un lavoro progettuale serio e accurato”, esordisce il direttore di Rai1 Stefano Coletta dando il benvenuto al nuovo volto di rete.
“Osservo Alessandro Cattelan da moltissimi anni, in tutta la sua parabola professionale”, continua Coletta. “Per me, lui possiede tutti i codici rappresentativi della contemporaneità e il servizio pubblico deve essere in sincronia con i tempi di cui è specchio e del mondo che racconta anche nell’intrattenimento”.
“Sono convinto che Alessandro incarni il talento complessivo non solo nella capacità di conduzione ma anche in quella di un’idea di intrattenimento che unisco il saper cantare, ballare e ammiccare alla recitazione. Non ultimo, la sua capacità di gestire le interviste. Credo che la Rai debba dare sempre più espressione a talenti complessivi come il suo”, conclude il direttore.
Alessandro Cattelan: l’ansia del debutto e la prospettiva Eurovision Song Contest 2022
“Sono molto felice di come sono stato accolto e delle persone che mi sono state messe a disposizione”, replica il protagonista. “È una soddisfazione enorme avere cosi tante professionalità disposte a lavorare con te. Devo dire che ero preoccupato fino qualche giorno fa, perché si tratta di un ambiente nuovo di cui bisogna prendere le misure. Ogni casa ha le sue regole. Ma appena sono entrato in studio, qualche giorno fa, abbiamo iniziato a giocare con le idee che hanno preso vita e la preoccupazione è sparita. Per sentirmi al sicuro ho chiamato amici e persone con cui ho un feeling: sarà una festa tra amici”.
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E ancora: “Mi sono sempre vantato di essere antiproiettile, ma questa nuova avventura ha cambiato un po’ le cose. Per mille fattori diversi, vuoi il cambiamento in sé, un’altra età mia e un altro approccio mio. La Rai ha dimostrato da subito interesse per il mondo che potevo portare e questo comporta certo una responsabilità. Ho davvero vissuto un’estate d’ansia ma è stato fino a qualche giorno fa a adesso non vedo l’ora di cominciare”. Ma come sarà ‘Da Grande’? Lo spiega Cattelan: “Sarà un programma in cui si canta, si balla, ci si diverte, si chiacchiera e ci confronta. Non è un format né uno show generazionale: semplicemente, ci si racconta divertendosi seconde le mie cifre”.
“Quanto ho iniziato questo lavoro – continua Cattelan – ho cercato di infilare in tutti i progetti qualcosa che mi avrebbe portato a quello che ho sempre visto come il mio traguardo finale. E intendo arrivare a fare uno show. Non mi considero un presentatore, tant’è vero che ho sempre vissuto le esperienze come palestre per arrivare a fare uno show. Sono convinto che senza lavoro non si arrivi da nessuna parte”.
“Parleremo tanto di tv giocando con i generi e il primo momento di show avà a che fare con il mondo dei quiz”, anticipa Cattelan.
Immancabile pensare a Cattelan sul palco dell’ESC2021 e lo stesso direttore Coletta dichiara di star discutendo la conduzione. “L’Eurovision sarebbe, ovviamente, una bella occasione che mi porterebbe a dover ringraziare tantissime persone”, riconosce il conduttore. “Dalla vittoria dei Måneskin a X Factor fino a Sanremo e Rotterdam, quindi un’eventuale mia presenza sarebbe davvero la conseguenza di tutta una serie di eventi. E, poi, sarebbe un’occasione per me anche perché il mio percorso è iniziato in contesti analoghi su MTV”. Insomma, il sottotesto è work in progress.
Foto da Ufficio Stampa Rai