Il progetto nato dall’idea di un duo che coinvolge diversi artisti nazionali e internazionali prosegue con la pubblicazione del nuovo album ‘Scenario’, che dal 30 marzo arriverà anche su vinille. La nostra intervista ai C’Mon Tigre.
È uscito in digitale il 25 marzo ‘Scenario’, il nuovo disco di inediti di C’Mon Tigre (Intersuoni/Puzzle Puzzle/Believe). Si tratta del nuovo lavoro del progetto nato dall’idea di un duo che coinvolge diversi artisti nazionali e internazionali. Dal 30 marzo il disco sarà disponibile in vinile in due diverse versioni: vinile nero standard edition e vinile colorato special edition con un libro di 64 pagine impreziosito dagli scatti più significativi di Paolo Pellegrin.
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C’Mon Tigre, la nostra intervista
Ad anticipare ‘Scenario’ di C’Mon Tigre sono stati i singoli ‘Twist Into Any Shape’ e ‘Kids Are Electric’. Nell’album trovano spazio le collaborazioni con Xenia Rubinos, Mick Jenkins e Colin Stetson. Ecco che cosa ci hanno raccontato a proposito del disco.
Qual è lo ‘Scenario’ a cui fate riferimento con il titolo del nuovo lavoro?
Scenario parla dell’umano, della condizione dell’essere. È una parola che ci intriga, multimediale, può riferirsi al mondo dell’arte, del teatro, come a quello della guerra. Si riferisce ad una condizione.
Alla luce di quel che sta accadendo in Ucraina, leggere il modo in cui avete introdotto ‘No one
you know’ sui social fa riflettere…
Sono dinamiche che affliggono l’uomo dalla notte dei tempi, ci si chiede quando impareremo a vivere in maniera diversa.
Anche questa volta le arti visive sono una parte fondamentale del vostro lavoro.
Come sempre, sono parte fondante del progetto. I video sono animati, Donato Sansone e Danijel Zezelij hanno fatto un lavoro incredibile, sono talenti giganteschi. L’edizione speciale del vinile sarà accompagnata da un libro contenente le opere fotografiche di Paolo Pellegrin, ci ha dato accesso al suo archivio e ha ispirato tutta la scrittura del disco. Le immagini scattate da Paolo sono potenti, in qualche modo anche difficili da maneggiare. È un grandissimo onore per noi poter lavorare con lui.
Che cosa vi affascina della commistione di diversi linguaggi artistici?
La completezza del messaggio, che così può viaggiare su più binari, differenti e più complessi. Legare la musica all’immagine, all’arte visiva ne aumenta la potenza.
Proverete a ricreare questa commistione anche negli spettacoli dal vivo?
Al momento ci stiamo ancora lavorando.
Il disco sarà disponibile anche in una versione speciale su vinile: quali ulteriori prospettive su
‘Scenario’ offre il libro fotografico d’accompagnamento?
Le immagini hanno sempre accompagnato la nostra musica, e nel caso di ‘Scenario’ l’hanno proprio ispirata fin dall’inizio della scrittura. Questa è una nostra necessità, abbiamo bisogno di un corrispettivo visivo che integri la musica. Le fotografie che si vedono nel libro che accompagna la versione speciale del vinile riprendono momenti di guerra, magnificenze naturali e condizioni quotidiane, sono documenti intorno all’umano nel suo senso più ampio, a tutto ciò che concerne l’essere umano, nel bene e nel male. Quindi le prospettive sono innumerevoli.
L’appuntamento live
I C’mon Tigre saranno in concerto il 30 marzo alle ore 21 alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco Della Musica di Roma (Via Pietro de Coubertin, 30) per una data che segna il ritorno sulle scene di uno dei progetti più apprezzati dalla critica nazionale e internazionale. I biglietti sono già disponibili sui circuiti e punti vendita TicketOne.it.
Foto: Margherita Caprilli via Ufficio Stampa Parole e Dintorni