Per la cantautrice italo-nigeriana una ninna nanna per accettare la fragilità e lasciare andare il dolore tratta dal nuovo EP ‘Genesi’. Una clip intima e minimalista per sottolineare la dimensione biografica del pezzo.
Un primo piano stretto, voluto per sottolineare la dimensione intima e biografica del pezzo. Pochi movimenti di camera per non lasciarsi distrarre dal brano, per lascargli più spazio possibile. È Lulla-bye, il nuovo video di Anna Bassy prodotto dall’agenzia 9596. Tratto dall’EP Genesi, uscito a novembre per Needn’t, è l’ultima canzone del disco, ma la prima ad essere stata scritta.
È la vera genesi – come da titolo – e rappresenta la più autentica rinascita. Lulla-bye ha infatti origine da una rottura con il passato, passa per un percorso di accettazione e arriva alla riconciliazione, con sé stessi prima di tutto. Un pezzo dolce e delicato che nasce come una ninna nanna, perché quando si va a dormire è il momento perfetto per fare pace con sé stessi e lasciare andare ciò che ci fa soffrire.
Un concetto rivelato anche dal titolo, che è la fusione di Lullaby (ninna nanna) e Goodbye (addio). «È il brano a cui sono più legata. – commenta la stessa Bassy – Parla di figli e figlie, di mia madre e di mio padre. Delle scelte che si fanno, del coraggio che ti richiede farlo, di chi ce l’ha il coraggio e di chi non lo trova, di chi resta e chi scappa. Parla di vita e parla di morte. Racchiude le parti di me più nascoste, quelle più dolorose, quelle che a volte si ha paura di guardare e che invece fanno parte di noi e ci rendono ciò che siamo. Proprio per quello che rappresenta volevo che anche il video rispecchiasse lo spirito del pezzo. Una narrazione intima che – come l’inquadratura finale – allarga poi il campo per essere condivisa».
Chi è Anna Bassy
Appassionata fin da giovanissima alla musica e al canto, Anna Bassy è una cantautrice italo-nigeriana, nata e cresciuta a Verona. Reggae, soul, R&B e gospel sono i generi di cui si innamora, che la stimolano negli anni a esplorare il suono della sua voce. Ama gli artisti capaci di fondere nella propria musica mondi diversi: Nneka, Ibeyi, Asa; ma anche Ben Harper e Nina Simone, sua musa da sempre. Scrive i primi pezzi inediti nel 2016, originariamente concepiti per essere eseguiti solo con voce e chitarra. Nel 2019 il progetto prende forma e incassa i primi apprezzamenti. Arriva una band completa che regala nuova vita agli arrangiamenti, rendendoli più intensi e sofisticati senza perdere la loro delicatezza. Le radici africane prendono corpo tra influenze soul, pop ed elettronica. A oggi ha eseguito oltre 70 concerti in tutta Italia; si esibisce in Germania all’ultima edizione del Reeperbahn Festival e in Francia all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, a seguito della vittoria dell’edizione 2021 di Arezzo Wave. Il 15 ottobre 2021 esce il suo EP di debutto Monsters; e l’anno successivo è tra le tre artiste italiane selezionate per il programma internazionale Keychange. È tra gli ospiti del nuovo disco di Gianluca Petrella, Universal language. Una curiosità: il suo nome all’anagrafe è Anna Bassi. La y finale è un omaggio alle sue origini: deriva da Abasi, una parola Efik, lingua della Nigeria. Genesi è il suo secondo EP. Per ascoltarla live, l’artista sarà sul palco di Milano il 24 marzo (YellowSquare); a Ferrara il 25 marzo (Officina MECA) e il 5 maggio a Roma (Alcazar).
Tre nuove date:
24 marzo Milano – YellowSquare
25 marzo Ferrara – Officina MECA
5 maggio a Roma – Alcazar