Determined Women , prima retrospettiva italiana di Angèle Etoundi Essamba, artista di origine camerunense, radicata in Olanda, da sempre impegnata e coinvolta in una riflessione sull’identità della donna africana.
Determined Women , prima retrospettiva italiana di Angèle Etoundi Essamba, artista di origine camerunense, radicata in Olanda, da sempre impegnata e coinvolta in una riflessione sull’identità della donna africana.
Nel cortile del museo di Roma in Trastevere, ospitato all’interno dell’ex complesso monastico di Sant’Egidio nel cuore di Roma, incontriamo il co-curatore della mostra Determinated Woman, Massimo Scaringella. Riconosciuto per il suo ruolo di attento osservatore e promotore di artisti provenienti da paesi extraeuropei, Scaringella ci descrive il lavoro di Angèle Etoundi Essamba, talentuosa fotografa camerunense, nota per il suo lavoro sulla rappresentazione dell’identità femminile africana. L’artista porta avanti una riflessione profonda che è il cuore della sua espressione creativa e una fonte perpetua di ispirazione.
“C’è un’insistenza dell’artista camerunense di presentare una donna che sia fiera di se stessa, padrona della sua vita e che comunque faccia parte dell’universo femminile alla pari con tutte le altre donne“, sostiene Scaringella.
Determined Women, la mostra
Angèle Etoundi Essamba, con quasi quattro decenni di attività alle spalle, esplora il mondo attraverso le donne che fotografa, con un approccio che è estetico, idealistico, realistico e sociale. La sua fotografia umanista è intrisa di un forte senso di comunione e si concentra sull’essenza dell’essere umano, sia in solitudine che in relazione con gli altri. Il suo lavoro sfida le rappresentazioni stereotipate delle donne nere, spesso ritratte come sottomesse e passive, mettendo invece in risalto la dimensione simbolica ed estetica del corpo femminile. Con composizioni armoniose, Angèle cattura gesti, espressioni ed emozioni, trasformando la narrativa e celebrando la bellezza interiore delle sue muse. Le tematiche centrali del suo lavoro sono l’orgoglio, la forza e la consapevolezza di sé.
L’arte è pioniera nel superare le discriminazioni e diffondere idee in ogni ambito sociale e geografico. Abbiamo chiesto a Scaringella quale sia l’attuale situazione dell’arte al femminile in Camerun, che risponde: “C’è un cambiamento anche nella società camerunense nel portare a un nuovo ruolo della donna, anche se non nascondiamo le difficoltà. L’arte è uno di questi modi per portare “conoscenza”, questo è quello che le artiste donne possono portare nella storia dell’arte contemporanea”.
L’iniziativa, organizzata da Artandite e promossa da Roma Capitale e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è curata da Massimo Scaringella e Sandro Orlandi Stagl, con i servizi museali gestiti da Zètema Progetto Cultura e visibili presso gli spazi del Museo di Roma in Tastevere fino al 6 di ottobre.
Angèle Etoundi Essamba
Nata in Camerun e cresciuta in Francia, Angèle Etoundi Essamba si è diplomata alla Dutch Photography School di Amsterdam, dove vive. Ha conseguito anche una laurea in storia dell’arte. Dalla sua prima mostra nel 1985 ad Amsterdam, il suo lavoro è stato spesso esposto in musei, istituzioni, Biennali (Biennale di Venezia, Biennale dell’Avana e Biennale di Johannesburg), fiere e gallerie in Europa, Africa, Stati Uniti, America Latina e Asia. Le fotografie di Essamba sono state commentate in diverse pubblicazioni tra cui: Passion 1989; Contrasti 1995; Simboli 1999; Noiri 2001; La Metamorfosi del Sublime 2003; Dialoghi 2006; Veli e svelamenti 2008; L’Africa in aumento 2010; Africa ci vediamo, ci vediamo 2011; Desvelos 2011; Nero e rosso oltre il colore 2012; Le Donne dell’Acqua 2013; Invisibili, Donne Africane in Azione 2015; Forza e Orgoglio 2016; Figlie della Vita 2018; Rinascimento 2019. Il suo lavoro è incluso anche in rinomate collezioni pubbliche come il Museum of Modern Art (MoMA) di New York; Museo d’arte Memphis Brooks di Memphis; Museo d’arte di Boca Raton, Florida; Il Museo Nazionale delle Donne nelle Arti, Washington DC; Museo d’arte di Fitchburg, Massachusetts; Hood Museum, Dartmouth New Hampshire e World Bank Art Program, Washington D.C.