In occasione della prima edizione di ‘Arte in gioco’ ai Musei Civici di Verona, in programma a settembre, Castelvecchio ospita in anteprima il dipinto iconico di Donghi.
Annunciata ai Musei Civici di Verona la prima edizione di Arte in gioco, in programma dal 12 al 15 settembre 2024. La rassegna si presenta come un percorso tematico cittadino con un palinsesto di attività, esposizioni e laboratori dedicati al tema del gioco tra arte antica ed espressione contemporanea. Il tutto coinvolgendo non solo le sedi e le collezioni dei Musei Civici ma anche altre istituzioni culturali della città.
“Il palinsesto espositivo Arte in Gioco – spiega l’assessora alla Cultura e Turismo Marta Ugolini – rappresenta una pregevole iniziativa volta a coniugare il patrimonio immateriale dei giochi tradizionali, di cui il programma Tocatì costituisce una buona pratica di salvaguardia, con il patrimonio culturale materiale della città di Verona, con le sue stratificazioni monumentali e storiche e con la sua cinta muraria. Entrambi gli elementi patrimoniali sono riconosciuti e tutelati dall’Unesco e questi riconoscimenti rappresentano per la città un motivo di orgoglio e una responsabilità”.
“Le opere d’arte che richiamano al tema del gioco e le altre iniziative sparse per i musei e luoghi della cultura vanno a delineare un vero e proprio percorso tematico”, aggiunge. “Per una visita inedita che ci auguriamo sarà apprezzata da veronesi e turisti”. E per accompagnare l’attesa, il Museo di Castelvecchio ospita in anteprima – fino al prossimo 29 settembre – Il Giocoliere di Antonio Donghi (1936, UniCredit Art Collection), scelta come opera ambasciatrice dell’iniziativa.
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“Non poteva essere più intrigante la scelta de Il Giocoliere di Antonio Donghi, per inaugurare Arte in gioco 2024”, commenta Ugolini. “L’atmosfera magica e sospesa che emana dal dipinto ben sintetizza l’affascinante complessità che avvolge quella che secondo Joahn Huizinga è l’esperienza fondamentale degli esseri umani: il gioco, appunto”.
Il dipinto novecentesco dialoga con il Rinascimento grazie all’allestimento nella Pinacoteca di Castelvecchio che mette a confronto l’opera di Donghi con quelle della collezione antica. Realizzate in epoche anche molto distanti fra loro – dal Medioevo a oggi –, queste opere condividono un aspetto ludico che solletica la partecipazione del visitatore. E invita a riflettere per andare oltre l’immediatezza dell’immagine.
“Il palinsesto espositivo Arte in gioco ideato e promosso dall’Assessorato alla Cultura con i Musei Civici come contributo corale al festival di Tocatì– precisa la direttrice dei Musei civici Francesca Rossi –, inizia da quest’anno con un itinerario cittadino. Coinvolgerà cinque istituti del sistema museale civico e altri musei e luoghi della cultura veronese, dedicando attenzione al rapporto tra l’arte antica e l’arte contemporanea. Il dipinto viene esposto in dialogo con opere del percorso del Museo di Castelvecchio, stimolando a nuove interpretazioni del contesto, in una dimensione giocosa evidente”.
Arte in gioco è un format espositivo collegato a Tocatì – Festival Internazionale dei Giochi in Strada, che nel 2022 è stato riconosciuto come Buona Pratica di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO.
Crediti immagine
Antonio Donghi
Il Giocoliere, 1936
olio su tela, 116 x 86,50 cm
UniCredit Art Collection
foto © Sebastiano Pellion di Persano
Copyright © ANTONIO DONGHI, by SIAE 2024