Gli scatti del fotografo Henri Cartier-Bresson a Palazzo Rovella di Rovigo per una delle più grandi monografiche italiane a lui dedicate.

Dal 28 settembre 2024 al 26 gennaio 2025, Palazzo Roverella di Rovigo ospita una delle più importanti mostre monografiche italiane dedicate a Henri Cartier-Bresson, il celebre fotografo francese noto come L’occhio del secolo. La mostra, curata da Clément Chéroux e Walter Guadagnini, esplora in maniera approfondita il lungo e profondo legame tra Cartier-Bresson e l’Italia, offrendo una panoramica completa delle sue esperienze e opere nel nostro Paese.

Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, questa mostra nasce in sinergia con la Fondation Henri Cartier-Bresson di Parigi e la Fondazione CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino.

Henri Cartier-Bresson
Henri Cartier-Bresson, Incoronazione di Giovanni XXIII. Città-del-Vaticano-1958 / © Fondation Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos da Ufficio Stampa

L’esposizione presenta circa 200 fotografie, accompagnate da numerosi documenti come giornali, riviste, volumi e lettere, che tracciano l’evoluzione del rapporto tra Cartier-Bresson e l’Italia. Punto di partenza gli anni Trenta per arrivare agli anni Settanta, quando l’artista abbandonò la fotografia.

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La mostra presenta un’organizzazione cronologica e si apre con il primo viaggio in Italia del giovane Cartier-Bresson. Erano i primi anni Trenta e Henri era appena passato dal pennello all’obbiettivo. In questa fase, accompagnato dal poeta André Pieyre de Mandiargues e dalla pittrice Leonor Fini, realizzò alcune delle sue immagini più celebri. Quindi, il secondo viaggio, avvenuto negli anni Cinquanta, lo portò in Abruzzo e Lucania, dove documentò il contrasto tra tradizione e modernità, influenzato dalla figura dello scrittore e pittore Carlo Levi.

Anche quando era già consacrato come leggenda della fotografia, Cartier-Bresson tornò più volte in Italia per realizzare reportage per riviste come Holiday e Harper’s Bazaar, concentrandosi su città iconiche. Tra queste, Roma, Napoli e Venezia, oltre a luoghi come Ischia e la Sardegna. Alcuni di questi scatti finiranno nel suo famoso libro Les Européens (1955).

Henri Cartier-Bresson
Henri Cartier-Bresson, L’Aquila, 1951© Fondation Henri Cartier-Bresson _ Magnum Photos da Ufficio Stampa

La mostra si conclude con una selezione di immagini degli Anni Settanta, incentrate su Matera e sul mondo del lavoro industriale, in cui emerge la dialettica tra modernità e identità locali. In esposizione, infine, opere vintage provenienti dalla Fondation Cartier-Bresson, con testi esplicativi in ogni sala. Il catalogo è a cura di Dario Cimorelli Editore e raccoglie tutte le opere esposte con saggi dei curatori.

HENRI CARTIER-BRESSON e l’Italia
Mostra a cura di Clément Chéroux e Walter Guadagnini
Dal 28 settembre 2024 al 26 gennaio 2025
Rovigo, Palazzo Roverella

Immagini: © Fondation Henri Cartier-Bresson _ Magnum Photos da Ufficio Stampa

In copertina: Henri Cartier-Bresson, L’Aquila, 1951 © Fondation Henri Cartier-Bresson _ Magnum Photos da Ufficio Stampa

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