Tutela del patrimonio artistico e promozione delle attività culturali: le parole del Sottosegretario di stato al Ministero della Cultura Mazzi.

Sottosegretario di stato al Ministero della Cultura dal 2022, Gianmarco Mazzi è intervenuto a Verona in occasione dell’incontro con Claudio Baglioni nelle vesti di architetto. L’artista è, infatti, laureato in architettura dal 2004 e da ora iscritto all’albo d’onore nell’ordine degli architetti della provincia di Verona per il palco centrale progettato nel 2018 con il tour Al centro. L’intervento di Mazzi, che ha aperto la conferenza, è stato occasione per riflettere sul ruolo della cultura oggi nel nostro paese. “Che cos’è la cultura in Italia, vista dalla prospettiva delle istituzioni?”, queste le prime parole.

La cultura è fondamentalmente composta di due emisferi: da una parte c’è l’emisfero dei beni culturali e dall’altra l’emisfero delle attività culturali. Queste ultime sono il cinema – in termini legislativi tutto quello che arriva dallo schermo – e lo spettacolo dal vivo. Oltre a questa partizione, la Costituzione, nei suoi principi fondamentali, afferma che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura. Quindi, sia le attività dello spettacolo sia la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della nazione”.

Atuttocuore baglioni
Foto di Angelo Trani da Ufficio Stampa

Da qui la proposta, l’impegno, sostenuto da Mazzi: “Quello che personalmente auspico è che questi due ambiti si parlino. Credo che in questi emisferi debbano lavorare insieme. E da questo punto di vista, quello che ha fatto Claudio Baglioni quando nel 2018 ha portato lo spettacolo Al centro all’arena di Verona. Anzi, lo ha concepito per l’Arena di Verona, rispettandone il genius loci. Baglioni ha proprio messo in connessione questi due mondi perché ha portato un’attività culturale di grandissimo livello, uno spettacolo di grandissimo livello, in un luogo di cui ha rispettato la conformazione. E addirittura è ritornato a fare una rappresentazione proprio come immaginiamo che avranno fatto gli antichi romani”.

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Solo questa connessione potrà portare la cultura in tutta la penisola – prosegue il Sottosegretario Mazzi – anche in contesti periferici. Con un Grand tour culturale. Distribuire le attività culturali sul territorio potrebbe aiutarci a favorire innanzitutto la notorietà di questi luoghi meno frequentati dal turismo. Gli artisti, con le loro attività culturali, possono anche aiutare ad avvicinare alla cultura anche fasce della popolazione a cui oggi noi non riusciamo a parlare di cultura, soprattutto ai giovani. Per loro il termine cultura è lontanissimo, non lo conoscono nemmeno. Ecco, io vorrei mettermi a disposizione, col Ministero della Cultura, per indicare questi luoghi che si rendono disponibili ad accogliere attività perché penso che questo potrebbe essere un progetto importante per il nostro paese”.

Foto da Ufficio Stampa

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