Inaugurato ReverseLab, spazio permanente che porta l’arte contemporanea nel carcere milanese promuovendo il dialogo tra detenuti e cittadinanza.

È stato inaugurato a Milano ReverseLab, nuovo spazio permanente dedicato all’arte contemporanea all’interno della Casa Circondariale di San Vittore. Il progetto propone iniziative d’arte che uniscono il mondo interno del carcere con quello esterno della città, per creare un dialogo culturale e sociale attraverso l’arte. L’obiettivo, infatti, è abbattere le barriere fisiche e simboliche che separano la realtà carceraria dalla comunità. E trasformare San Vittore in un luogo di incontro, confronto e crescita.

La mostra inaugurale, dal titolo Gli artisti sono quelli che fanno casino. Frammenti dal carcere di San Vittore, presenta un intervento site-specific concepita dall’artista francese Maurice Pefura. L’opera è il risultato di un workshop intensivo, durante il quale Pefura ha lavorato a stretto contatto con i detenuti e gli agenti di polizia penitenziaria, coinvolgendoli nel processo creativo.

ReverseLab
Foto da Ufficio Stampa

Il risultato è un’opera collettiva che combina migliaia di frammenti su tessere di carta e materiali riciclati. Il tutto applicato alle pareti di una lunga galleria del carcere, dando vita a una nuova “pelle” per lo spazio. In questo modo, il corridoio si trasforma in un paesaggio urbano simbolico e alimenta una riflessione profonda sull’interazione tra il mondo chiuso del carcere e quello aperto della città.

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Le dichiarazioni

L’inaugurazione di ReverseLab rappresenta un traguardo importante non solo per il mondo culturale, ma anche per la collettività milanese. “Con progetti come questo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi ci impegniamo a dare voce alle realtà più fragili. E a creare nuove opportunità di crescita per tutta la comunità milanese”. 

Il processo creativo e l’esposizione stessa sono stati curati da Diego Sileo, curatore del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, che guiderà anche le future esposizioni di ReverseLab, con cadenza annuale. “Il PAC ha, scelto di utilizzare l’arte contemporanea come strumento di conoscenza delle tante realtà che ci circondano. Anche quelle più difficili da approcciare. Lo fa attraverso lo sguardo e l’impegno degli artisti invitati a realizzare le loro mostre. Ma anche partecipando a progetti di educazione e formazione come ReverseLab, affinché l’arte possa diventare anche veicolo di riscatto sociale”.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio movimento che vede l’arte contemporanea come strumento per promuovere la riflessione su giustizia, riabilitazione e reintegrazione sociale. In quest’ottica, ReverseLab non sarà solo uno spazio espositivo, ma un laboratorio dinamico fatto di incontri, workshop e progetti educativi.

Orari e modalità di visita

La mostra è aperta al pubblico due giorni alla settimana, il sabato e il lunedì, con visite guidate in due turni (dalle 14:00 alle 15:00 e dalle 15:00 alle 16:00). Per visitare l’esposizione, che sarà disponibile fino al 28 ottobre 2024, è necessario prenotarsi online sul sito a questo link.

Il progetto è il frutto di una sinergia unica tra il carcere, il Politecnico di Milano e il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea. Ed è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano, in collaborazione con le associazioni Forme Tentative e Philo – Pratiche filosofiche.

Immagini da Ufficio Stampa

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