Dal 2 ottobre al 14 novembre, Galleria SpazioCima a Roma ospita la personale di Patrizia Trevisi tra dissezione e rivendicazione identitaria.

La Galleria SpazioCima di Roma si prepara a ospitare Inside, mostra personale di Patrizia Trevisi in calendario dal 2 ottobre al 14 novembre, a cura di Antonio E.M. Giordano. Fil rouge dell’esposizione è la cruda bellezza dell’anatomia umana con cui l’artista racconta la profondità della psiche e, come spiega il curatore, quella della Trevisi è una riflessione  “sulla memoria e sul tempo”. “L’uso di tecniche arcaiche e di gesti lenti e ripetuti come quelli muliebri del cucito e del ricamo, ci invitano a mettere in discussione la frenetica tecnologia del progresso che sta conducendo il pianeta verso il collasso”.

Così, prosegue, Giordano, “l’invito a guardare al passato equivale a ritrovare l’equilibro tra Uomo e Natura, a vivere in armonia con il Cosmo. Rispettandone le leggi fisiche e giuridiche anziché in connessione digitale ma isolati nel proprio ego”. E se al primo sguardo, nelle opere ci colpisce la metamorfosi della materia tessile in carne e pelle, ossa, vene e arterie, in un secondo momento subentra l’intenzione artistica.  

Patrizia Trevisi, infatti, vuole portare oltre per un viaggio di introspezione psicanalitica entro le viscere della nostra psiche tra Archetipi e miti. “La mia ricerca formale si svolge nell’ambito dell’Astrazione Organica biomorfa e della Fiber art – dichiara Patrizia TrevisiIndago il corpo come strumento d’esperienza. Lo scavo per scoprirne le connessioni, i legami, i nodi che mi possano portare al suo centro vitale, generativo. La tela è una pelle che cucio, annodo, ferisco.

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E ancora: “Gli squarci, le ferite sono tenute forzosamente aperte da pinze, cuciture, legacci, come su un tavolo operatorio. Mostrano agli sguardi indagatori le viscere, il Dentro, il contenuto nascosto, il loro mistero. La consunzione del colore, arcaico e primitivo, gli infiniti legami, le connessioni, il loro continuo intersecarsi, ci narrano il trascorrere del tempo che continuamente tesse la trama organica dell’essere”.       

La mostra è visitabile da mercoledì a domenica dalle 15:30 alle 19:00. Chiusure straordinarie: 2-3-8-9-10 novembre. Ingresso libero.   

Immagini da Ufficio Stampa

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