Parma accoglie la mostra ‘Street Art Revolution’, percorso in trent’anni di arte urbana che è anche un esercizio mentale e storico.

Inaugurata il 28 settembre, Palazzo Tarasconi a Parma ospita la mostra Street Art Revolution che propone un percorso non convenzionale nel mondo dell’arte urbana. Protagonisti dell’esposizione sono nomi leggendari come Banksy, Keith Haring, Blek le Rat, Obey, Andy Warhol e altri, che con le loro opere hanno ridefinito i confini dell’arte contemporanea. “Questo spazio ha qualcosa di magico, con una coerenza totale anche dal punto di vista formale”, spiega il curatore Giuseppe Pizzuto.

Raccontare una disciplina come l’arte urbana in uno spazio come questo è particolarmente interessante. La domanda, a questo punto, è: come si fa a portare la street art nei musei? La risposta è che non si porta, rimane là fuori. Oggi, poi, spesso si riduce al solo Banksy un’arte che ha quarant’anni di storia, in un rapporto di amore e odio con l’arte contemporanea istituzionale”.

Street Art Revolution
Foto di Emanuele Scilleri da Ufficio Stampa

Cosa racconta, allora, la mostra? – prosegue Pizzuto – Possiamo provare a raccontare un pezzo di questo movimento che va avanti, tra alterne fortune, attraverso alcuni dei suoi protagonisti. Ed è quello che abbiamo cercato di fare come mostra. In questo senso, il viaggio geografico ma anche metaforico si snoda come un percorso metropolitano che tocca New York, Parigi, Londra fra le altre. La creatività democratica della strade è portata al pubblico attraverso immagini, spesso provocatorie e cariche di significato e impegno politico.

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Abbiamo deciso di dare vita a un vero e proprio viaggio sensoriale che lasci al pubblico un modo diverso di fruire della contemporaneità”. Così il Direttore artistico Luca Bravo che prosegue: “Questa è una mostra che va al di là del tempo e dello spazio. E delinea le contraddizioni della società e anche di noi stessi. È un esercizio mentale, in questo senso rivoluzionario. Ed è anche un mostra sexy. Ina questa società fluida, veloce, confusa ed edonista abbiamo tutti bisogno di tornare a stupirci. Pensare di meno e sentire di più quando si guarda un’opera d’arte diventa un dovere morale. Bisogna andare oltre l’estetica per entrare nell’etica e fruire davvero dei messaggi inevitabili che questi grandi artisti vogliono comunicare”.

Aggiunge, quindi, Deodato Salafia di Deodato Art Gallery:Abbiamo pensato che fosse il momento di cominciare una storicizzazione della street art considerato anche che i primi street artist ormai hanno ormai 50, 60 anni. Inoltre, oggi per fare street art si chiedono dei permessi, una cosa che in origine non succedeva. Spero che una mostra di questo tipo, per quanto piccola sia, tracci l’inizio di un percorso di storicizzazione. Questa mostra ha un grande valore storico e intuisco che possa essere il primo mattoncino.

Informazioni e dettagli

Street Art Revolution. Da Warhol a Banksy: la (vera) storia dell’Arte Urbana
Palazzo Tarasconi, Str. Luigi Carlo Farini 37, Parma
28 settembre 2024 – 2 marzo 2025
Dal giovedì alla domenica, ore 10.00 – 19.30, chiusa lunedì, martedì e mercoledì
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Per info e ticket: www.streetartparma.it

Street Art Revolution
Foto di Emanuele Scilleri da Ufficio Stampa

Foto di Emanuele Scilleri da Ufficio Stampa

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