Femminilità, provocazione e impegno sociale : l’universo di Niki de Saint Phalle per la prima volta in un museo civico italiano.

Pittrice, scultrice, cineasta sperimentale e performer, Niki de Saint Phalle arriva per la prima volta in un museo civico italiano con la retrospettiva a lei dedicata. Figura straordinaria che amava definirsi semplicemente donna e artista, sfugge a una classificazione univoca. A caratterizzare la sua vita fu l’impegno costante verso i più fragili. Da una parte, infatti, c’è celebrità fiera della sua indipendenza, dall’altra una donna sensibile alle disuguaglianze e discriminazioni sociali.

Vissuta in un’epoca di grandi trasformazioni sociali e artistiche, dai movimenti femministi degli anni ‘60 e ‘70 al Nouveau Réalisme, di cui fu protagonista, Niki de Saint Phalle (Neuilly-sur-Seine, 1930 – La Jolla, 2002) sfidò con forza gli stereotipi di genere. Attraverso la sua arte, ha espresso la femminilità, la sensualità e una vibrante passione per la vita.

Niki de Saint Phalle
Niki de Saint Phalle nel suo studio 1962 ©️ Photo by Giancarlo BOTTI/Gamma-Rapho via Getty Images – da Ufficio Stampa

Niki de Saint Phalle è oggi considerata come una delle artiste più importanti del XX secolo. – spiega la curatrice della mostra al Mudec di Milano Lucia PesapaneHa saputo, come pochi artisti prima, utilizzare lo schermo ed i media per promuovere la sua arte e il suo impegno sociale nei confronti delle minorità e dei più fragili, malati, bambini e animali. Questa responsabilità si è tradotta in un’arte gioiosa, inclusiva, in grado di veicolare attraverso opere comprensibili e amate da tutte le generazioni un discorso attento alle diversità.

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L’artista – prosegue Pesapane – fa breccia perché la sua opera parla di libertà e di diritti. E ci dimostra che ribellarsi è sano, necessario, indispensabile. La sua arte ci offre un rimedio possibile contro l’ingiustizia, un conforto, è un accesso alla bellezza”. La mostra, inaugurata lo scorso 5 ottobre, celebra l’iconica artista famosa per le sue grandi e colorate Nanas. Ma ne svela anche il lato più impegnato attraverso una lettura inedita del suo lavoro.

La mostra al Mudec

Prodotta da 24 ORE Cultura e promossa dal Comune di Milano-Cultura, la mostra, realizzata con la collaborazione della Niki Charitable Art Foundation, porta a Milano 110 opere suddivise in otto sezioni. Tra i titoli spiccano quelli di grandi dimensioni, oltre a disegni, video e abiti Dior che ricordano il suo passato da modella. Ne deriva, dunque, una visione ‘pop’ dell’arte come affermazione del femminile.

L’esperienza milanese diventa ancor più unica grazie alla concomitante mostra su Jean Tinguely, marito e collaboratore di Saint Phalle, ospitata presso l’Hangar Bicocca dal 10 ottobre. Il legame tra Milano e i due artisti risale agli anni Sessanta, quando la città fu teatro della prima esposizione dei Nouveaux Réalistes, movimento a cui Niki partecipò come unica donna accanto a grandi nomi come Yves Klein e César Baldaccini.

Mudec
Via Tortona 56, tel. 02/54917 (lun-ven 10.00-17.00)
Fino al 16 febbraio 2025

ORARI
Lun 14.30 ‐19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 ‐ 19.30 | Gio, Sab 9.30‐22.30

BIGLIETTI
Intero € 16 | Ridotto € 14 Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura

In copertina: Niki de Saint Phalle, The Tarot Garden / Il Giardino dei Tarocchi 1991 – Prestatore: Il Giardino dei Tarocchi © 2024 NIKI CHARITABLE ART FOUNDATION All rights reserved. Photo: Ed Kessler – da Ufficio Stampa

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