Dal 14 dicembre, nell’ambito della proposta di GO!2025&Friends, Trieste ospita la mostra dedicata alla dinastia di fotografi Wulz.

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Dal 14 dicembre 2024 al 27 aprile 2025, il Magazzino delle Idee di Trieste ospita la mostra Fotografia Wulz. Trieste, la famiglia, l’atelier, che ripercorre oltre un secolo di storia attraverso l’obiettivo dello Studio Wulz. Curata da Antonio Giusa e Federica Muzzarelli, e organizzata dall’ERPAC FVG in collaborazione con la Fondazione Alinari, la mostra offre un’immersione nella memoria fotografica di Trieste e nella straordinaria vicenda artistica e umana della famiglia Wulz.

Attivo dal 1868 al 1981, lo Studio Wulz ha documentato con la sua produzione non solo le trasformazioni urbanistiche, economiche e culturali di Trieste, ma anche i mutamenti sociali e i progressi dell’emancipazione femminile. Le immagini custodite nell’archivio, oggi parte del patrimonio della Fondazione Alinari, testimoniano l’evoluzione di una città al crocevia di epoche e culture.

Wulz Trieste
Immagine da Ufficio Stampa

È anzitutto un viaggio nell’ambito della famiglia Wulz – spiega il curatore Giusa – che potremmo definire una dinastia di fotografi. Ed è anche un viaggio all’interno della città di Trieste che triplica la propria popolazione. Dalle fotografie si può capire il suo sviluppo economico, urbanistico e anche sociale. La mostra si inserisce perfettamente fra quelle di Go!2025 perché solo a Trieste si poteva determinare una situazione in cui minoranze germanofone e slavofone scegliessero una grande città dell’impero asburgico com’era Trieste e si integrassero perfettamente con la maggioranza italiana che governava”.

Wanda e Marion Wulz sono storia triestina, storia italiana, storia della fotografia e storia dell’arte della cultura”, prosegue quindi Muzzarelli. “Ma anche storia delle donne. Perché sono un caso eccezionale di una coppia di giovani che, da vocazioni diverse da quelle della fotografia,  per necessità, nel 1928 ereditano la professione che diventa la loro vita. E con la loro attività sono esempio di “giovani donne italiane con l’ambizione di fare arte ed a loro modo trasgressive”.

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Wanda e Marion Wulz furono, infatti, pioniere nell’utilizzo della fotografia come strumento di espressione artistica e politica. Tra le opere in mostra, emerge il celebre autoritratto Io + Gatto di Wanda, simbolo del Futurismo italiano, e una ricca documentazione sulla vita creativa delle sorelle. Le loro immagini esplorano l’identità femminile e celebrano la figura della donna moderna, tra ballerine, artiste e sportive.

La mostra esplora i tre periodi principali dello Studio Wulz, ovvero:

  1. gli esordi con Giuseppe Wulz (1865-1891): Un periodo caratterizzato da ritratti romantici e vedute della città.
  2. l’affermazione con Carlo Wulz (1891-1928): Carlo introdusse nuove tecniche e catturò la società triestina in evoluzione, tra ritratti di gruppo e documentazione industriale.
  3. le avanguardie con Wanda e Marion Wulz (1928-1981): Le sorelle portarono il linguaggio fotografico verso la sperimentazione artistica e futurista, affrontando anche temi legati alla modernità e all’autonomia femminile.
Wulz Trieste
Immagine da Ufficio Stampa

Informazioni e Orari

  • Durata: Dal 14 dicembre 2024 al27 aprile 2025.
  • Orari: Da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 19:00. Apertura straordinaria il 31 dicembre fino alle 15:00.
  • Biglietti: Intero 8 €, ridotto 5 €.

La mostra si inserisce nel programma GO!2025&Friends e propone una serie di eventi collaterali, pubblicazioni e un catalogo bilingue. Sostenuta da Calliope Arts Foundation, che promuove il patrimonio culturale femminile, l’esposizione rappresenta un’occasione unica per scoprire una Trieste inedita e le storie di chi l’ha vissuta e trasformata.

Immagini da Ufficio Stampa

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