Laura Burdese, Bvlgari Deputy CEO, commenta la quarta edizione del MAXXI Bvlgari Prize, vinto da Monia Ben Hamouda.

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Il MAXXI Bvlgari Prize, giunto alla sua quarta edizione, ha eletto la sua vincitrice: Monia Ben Hamouda. La premiazione è avvenuta nella Sala Carlo Scarpa del MAXXI, alla presenza della giuria internazionale composta da Francesco Stocchi, Nicolas Bourriaud, Diana Campbell, Andrea Lissoni e Ute Meta Bauer. L’opera premiata di Monia Ben Hamouda – un’installazione site-specific – si chiama Theology of Collapse (The Myth of Past) I-X (2024) ed entra quindi a far parte della Collezione permanente del MAXXI. 

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Tra le novità di questa edizione va sottolineata anche la menzione speciale per il miglior progetto digitale, conferita a Roberto Fassone per And We Thought (2021–ongoing), una produzione Sineglossa. L’opera – in una combinazione di testi, video, poster e altre produzioni visive – è il risultato della collaborazione tra l’artista e Ai Lai, un’intelligenza artificiale programmata per generare racconti surreali, che ha concepito l’esistenza di tre film con immagini psichedeliche e un’estetica unica e immersiva.

Il MAXXI Bvlgari Prize: una «storia di bellezza, arte, creatività»

«Per noi è una giornata bellissima. – dice Laura Burdese, Bvlgari Deputy CEO – È un momento importante. Il premio è stato ideato con il MAXXI nel 2017: è una storia di bellezza, arte, creatività. È la celebrazione di tutte le arti ed è sempre stato nel nostro DNA, sia in quello della Maison che in quello di Fondazione Bvlgari. Mostriamo la nostra dedizione all’arte con il supporto ai giovani talenti di domani: creiamo una piattaforma che proietta artisti nel panorama internazionale rilevante. Sono possibilità che fioriscono, noi speriamo che gli artisti esprimano il loro talento in modo significativo».

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Durante la cerimonia è stata anche annunciata la Bvlgari American Academy in Rome Fellowship, che offre al vincitore del MAXXI Bvlgari Prize – insieme a un artista selezionato dalla Whitney Biennial – una residenza di quattro mesi a Roma, rafforzando ulteriormente i legami culturali tra Italia e Stati Uniti.

Promuovere l’arte

«Promuoviamo l’arte. – continua Laura Burdese – Questi giovani artisti ci aiutano a parlare linguaggi nuovi e nutrono la nostra creatività. È uno sguardo verso la capacità di innovazione costante. Da qui anche la novità della menzione speciale per un premio digitale. L’arte è come la società: si sta evolvendo in modo digitale e innovativo». «La collaborazione con il MAXXI è fondamentale. – conclude infine Burdese – Non solo perché è una delle istituzioni più importanti nel mondo, ma perché Roma è la nostra città natale. Qui Bvlgari ha radici profondissime. Il MAXXI è una fonte di ispirazione per noi, c’è una comunanza di interessi espressivi e sono certa che continueremo a collaborare per moltissimi anni».

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