La proprietaria però non vuole restituirlo e a quanto pare, la legge è dalla sua parte.

Il 25 agosto del 1973 il Museo di Belluno venne svaligiato dai ladri, che portarono via opere per un valore di 800mila euro: fra queste, una preziosa Madonna con Bambino del pittore Antonio Solario, risalente alla fine del ‘400. Oggi, più di 50 dopo, è in atto una battaglia legale fra Italia e Inghilterra per riportare a casa la Madonna, che al momento si trova in un castello del Norfolk.

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Come ci è arrivata? Grazie al Barone De Dozsa, che lo acquistò poco dopo il furto ma ignaro della sua provenienza illecita. Lo pagò poche centinaia di sterline e lo espose nei corridoi del suo castello inglese. Alla sua morte, il quadro finì in un ripostiglio e successivamente, nel 2017, la moglie tentò di venderlo tramite una casa d’aste. A quel punto le autorità britanniche vennero informate che quel quadro era uno dei più ricercati del mondo.

Un braccio di ferro Italia-Inghilterra per la Madonna con Bambino di Solario

Ad oggi è in atto un vero e proprio braccio di ferro fra la Baronessa De Dozsa e le autorità, alle quali si rifiuta di consegnare il quadro in base al Limitation Act del 1980, che consente a chi ha acquistato un bene rubato in buona fede di rivendicarne la proprietà se, nei sei anni successivi al furto, non viene stabilita una connessione tra l’acquisto e il crimine. Infatti nel 2020, dopo un sequestro temporaneo, il quadro venne restituito alla baronessa, che oggi chiede fra 60.000 e 80.000 sterline per renderlo. Spese legali sostenute a parte.

Come finirà? Al lavoro sulla questione c’è Christopher Marinello, un avvocato specializzato in arte. L’avvocato ha cercato più volte di convincere la signora De Dosza a restituire la Madonna con il Bambino al legittimo proprietario. A quanto pare però la legge è dalla parte della Baronessa e il destino del quadro di Solario sembra ancora piuttosto lontano dal ritorno a Belluno.

Foto: Shutterstock

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