YouTuber ma non solo: i Me contro te sono attori, scrittori e cantanti. Il 14 febbraio esce il loro primo disco di inediti e noi li abbiamo incontrati.
Hanno milioni di fan in rete che si sono riversati nelle sale cinematografiche per vedere il loro primo film La vendetta del Signor S e, dopo il grande schermo, Luì e Sofì debuttano con un album di inediti. Il Fantadisco dei Me contro Te (Warner Music) è disponibile dal 14 febbraio in due formati, una versione più tradizionale e una seconda contente un gioco.
“Il formato giallo è più basica con il disco e poster da colorare super romantico, mentre nella versione lilla la copertina diventa un ambientazione con i nostri personaggi”, ci dice Sofì. E Luì aggiunge: “Il disco giallo e più istituzionale, direi classico: per me che avevo il sogno di fare un disco è il formato iconico. La seconda versione è dedicata ai fan con le varie location di casa nostra.”
Partiamo proprio da qui dai sogni e dal debutto su YouTube.
Quando abbiamo iniziato, lo abbiamo fatto per gioco; era impensabile raggiungere questo livello. YouTube era ancora embrionale ed entrare nel mondo dello spettacolo era utopia. I primi video, poi, hanno avuto risultati pessimi, con pochissime views ma abbiamo continuato ogni settimana a caricarne. Era come se stessimo costruendo un archivio.
Quando è cambiato qualcosa?
La svolta non è stata da un giorno all’altro, piuttosto un’evoluzione lenta e costante. Nella nostra carriera al di fuori di YouTube, però, forse lo switch c’stato con la prima serie TV per Disney Channel. Non era propriamente legata ai nostri canali tanto che abbiamo fatto normalmente dei provini.
Da allora non vi ha fermati più nulla e oggi siete idoli dei bambini: come avete intercettato quel pubblico?
Il target e il nostro stesso approccio al web sono arrivati per caso. Non abbiamo mai studiato una comunicazione per intercettare i più piccoli perché abbiamo sempre fatto quello che ci piaceva. Abbiamo iniziato con le sfide e con esperimenti divertenti e se esiste un segreto per il nostro successo lo riconduciamo alla solarità. Casa nostra è colorata e piena di gadget come la vedete!
La nostra solarità ha catturato l’attenzione dei più piccoli: siamo così anche perché non possiamo avere sempre una maschera. Di fondo siamo così, non potremmo recitare ogni giorno.
Sentite la responsabilità di rivolgervi a un pubblico che spesso vi imita?
Come cantiamo in uno dei brani del disco, Credi in te, capiamo la responsabilità che abbiamo e capiamo che siamo importantissimi nella crescita dei bimbi. Per questo cerchiamo di trasmettere personaggi positivi, anche nel sociale o per quello che riguarda l’ecologia. E consigliamo sempre di credere in se stessi.
Avete portato un’intera generazione al cinema: ve lo aspettavate?
Sofì: Siamo rimasti a bocca aperta di fronte al fatto di aver superato addirittura Checco Zalone, che è un’ispirazione. Anche solo pensare di avvicinarci ai suoi numeri non era contemplato ed eravamo titubanti perché temevamo di non portare i bimbi al cinema. Invece per molti è stata la prima volta!
Luì: Tuttora è incredibile, non abbiamo parole! È stata una delle emozioni più grandi ed è stato gratificante perché il film è solo l’ultimo tassello di un percorso che parte da una storia nata due anni fa. Vedere l’interesse di una casa come Warner che ci ha coinvolto per farne un film e ci ha dato la possibilità di farlo come volevamo noi è stata la nostra vittoria. E avere anche quel risultato al botteghino è stato un sogno.
Capita di avere battibecchi tra noi ma sono legati ai lati creativi. Abbiamo le giornate talmente piene che non abbiamo tempo di litigare!
Ora esce il vostro primo album di inediti…
S: Siamo legati a tutte queste canzoni come fossero dei nostri figli, come lo è il film, e la musica ha sempre fatto parte della nostra vita. Io da piccola ho partecipato al coro della chiesa e prendevo lezioni di canto.
L: Questo disco è un altro sogno! Io ho suonato in una band e giravamo facendo dei Green Day, quindi la musica mi ha sempre accompagnato nella crescita. Oggi continuo a suonare la chitarra.
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Il Fantadisco contiene anche una versione karaoke dei brani, come mai?
Ci teniamo che i bimbi non siano passivi quando ci guardano ma che diventino parte attiva in tutto quello che facciamo. Anche nei libri, per esempio, chiediamo sempre di mettersi in gioco. E il disco è un invito a divertirsi, a scatenarsi con le nostre canzoni. Ci sono le basi con versioni inedite e la nostra guida. Un karaoke interattivo.
Si è parlato di una vostra presenza a Sanremo, cosa c’era di vero?
È stato divertente e surreale. Eravamo in giro con la promozione del film quando abbiamo letto un articolo che diceva che saremmo stati ospiti al Festival. Noi non ne sapevamo nulla. Sotto data, proprio qualche giorno prima dell’inizio, ci è arrivata una e-mail ufficiale e sarebbe stato un onore per noi ma non abbiamo avuto proprio il tempo di organizzarci.
YouTube è casa nostra, una zona di confort che ci fa stare bene in maniera spontanea.
Ma da grandi chi vogliono essere i Me contro Te?
YouTube è una solo una fetta di quello che facciamo. Siamo scrittori quando pubblichiamo libri, siamo cantanti in questo disco e attori al cinema o in tv. Forse è il termine artista quello che definisce in toto. In futuro? Ci piacerebbe lavorare anche dietro le quinte, magari scrivere delle sceneggiature come abbiamo scritto per il nostro film e, perché no, dirigere o guidare anche altri.
Foto da Ufficio Stampa Warner Music Italy