(Adnkronos) – La proposta di mandare al festival di Sanremo un messaggio scritto di Volodymyr Zelensky è venuta dallo stesso presidente ucraino, che ha voluto arricchire il suo messaggio anche con un omaggio musicale. Lo ha sottolineato l’ambasciatore d’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk, giunto a Sanremo per assistere alla serata finale del festival, che ospiterà appunto un messaggio di Zelensky, letto da Amadeus.  

La presenza dell’ambasciatore, ha sottolineato l’ad della Rai, Carlo Fuortes, serve anche a “ristabilire la verità dei fatti”, dopo tante ricostruzioni e polemiche sul messaggio di Zelensky al Festival. “La voce Ucraina stasera sarà ascoltata da tutta Italia”, ha aggiunto l’ambascitatore sottolineando la rilevanza di Sanremo e della sua platea. Dal festival, ha proseguito, partirà “un messaggio unitario di difesa dei diritti fondamentali”. E, in relazione alle polemiche, l’ambasciatore ha sottolineato quanto sia stato e sia importante per l’Ucraina il “sostegno” convinto dell’Italia. Ed ha aggiunto: “Non vorremmo società italiana si spaccasse” su questo sostegno. 

“Vorrei ringraziare l’amministratore delegato Carlo Fuortes, il direttore Stefano Coletta e la vice direttrice a Federica Lentini, autori, produttori e tutta la squadra della Rai per tanto impegno, attenzione al lavoro fatto perché la voce dell’Ucraina sia sentita in tutta Italia dal palcoscenico più famoso e più sentito del Paese”, ha proseguito l’ambasciatore Melnyk. “Il festival di Sanremo è associato alla musica, alla bellezza e al talento, ed ha l’attenzione di milioni di spettatori, ed è nella città dei fiori nel cuore della quale oggi ci sarà la sua maestà la musica”, ha sottolineato il diplomatico.  

L’intervento di Zelensky “è un’opportunità eccezionale per noi per ringraziare tutto il popolo italiano del livello senza precedenti di sostegno che abbiamo ricevuto dai primi giorni della guerra sul larga scala della Russia contro il mio paese, contro l’Ucraina”, ha sottolineato Melnyk. Che ringrazia l’Italia “per il rifugio ai nostri cittadini, per le porte aperte delle vostre case e dei vostri cuori. Apprezziamo sentitamente la vostra solidarietà all’Ucraina in questi momenti più duri della nostra storia, e un particolare ringraziamento va agli artisti italiani che hanno mostrato un particolare sostegno all’Ucraina”. 

“Per quanto si voglia, la cultura non può stare fuori dalla politica, soprattutto in tempi di guerra -scandisce Melnyk- Gli eventi musicali hanno cessato di essere programmi solo di intrattenimento leggero, sono la forma in cui possono essere sollevati temi politici e culturali importanti, a volte dolorosi, temi di politica internazionale. Ne è testimonianza il festival di Sanremo di quest’anno, che ha sollevato domande cruciali nei discorsi di Roberto Benigni, nei messaggi di Chiara Ferragni, negli interventi di Drusilla Four e Pegah, e di tanti altri”.  

In nessun caso “noi vorremmo che la società italiana, così coesa e consolidata, si spaccasse. Apprezziamo molto il vostro sostegno all’Ucraina, alla sua lotta per la protezione dei diritti comuni. Il palco dell’Ariston è un’occasione per trasmettere la verità. È il messaggio di sostegno di cui abbiamo purtroppo bisogno affinché la pace ritorni sul continente europeo e il mondo superi il terrore e l’oscurità una volta per tutti”, ha scandito l’ambasciatore.  

“Spero che stasera il messaggio del presidente dell’Ucraina sarà ascoltato da tutti gli italiani, da tutti gli amanti della musica e della cultura vera. Vorrei cogliere questa occasione per ringraziare ancora una volta tutta la squadra della Rai, Amadeus, che ha accolto la nostra proposta di leggere il messaggio del nostro presidente, che tra l’altro ha deciso di aprire l’intervento con un omaggio all’Italia dell’Ucraina”. 

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