(Adnkronos) – “Nulla di quello che è successo è stato imprevedibile.
Lui si sarebbe probabilmente non sentito a suo agio

, ma aveva la caratteristica di riuscire a far capire il suo disagio dato dalla scarsa civiltà e mancanza di educazione con una smorfia del viso. E io credo ed oso pensare che vedendo le richieste dei selfie si sarebbe divertito con una delle sue smorfie del viso”. A dirlo all’Adnkronos, in un’intervista all’indomani dall’ultimo saluto dell’Italia a Maurizio Costanzo, è il professor Mario Morcellini, commentando la bufera scatenatasi sui media e sui social per la richiesta di ‘selfie’ a Maria De Filippi da parte dei fan alla camera ardente del giornalista.  

“C’è qualcosa di patologico nel fatto che chi si fa contagiare dall’amore per lo spettacolo poi creda di avere dei diritti che valicano il fatto che in un momento di dolore sono fuori luogo -scandisce poi Morcellini- Non è un dramma, attenzione: ma certamente è un segno di scarsissima educazione psicologica e morale delle persone. Ma la comunicazione purtroppo toglie agli uomini la ragionevolezza e il senso del limite. Questa è proprio la sfida: sapersi fermare in tempo. Ma se si pensa a quanto non lo sappia fare il giornalismo, si può immaginare quanto non lo sappia fare la comunicazione”. 

Morcellini analizza poi come è stata gestita la comunicazione e le esequie di Costanzo alla luce di qualche critica uscita sui media e sui social che parla di una ‘spettacolarizzazione’ dell’evento, e fa alcune osservazioni nette: “E’ stupefacente che nel cinismo degli italiani ci sia posto anche per decidere il tasso di spettacolarità di un evento che non riguarda loro -affonda- In fondo, se ci pensiamo bene, un funerale è letteralmente un piccolo spettacolo. Quindi significa che lo fai per colmare il vuoto che la morte inevitabilmente lascia, e l’uomo ha dunque bisogno di questi rituali. Ogni uomo ha diritto di scegliere come accomiatarsi, e sono certo che Costanzo aveva non dico previsto, ma in qualche modo pianificato questa uscita di scena”. Una scelta azzecatissima, secondo Morcellini: “Fuori dalla Chiesa c’era una folla che nessuno riesce a mettere insieme, tantomeno i politici -chiosa- perché Costanzo è davvero entrato nel mito”. 

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