Inaugurato a Milano il nuovo eco-murale dell’artista Gianluca Patti che trasforma lo spazio urbano in simbolo di consapevolezza ambientale.

Alla Cittadella degli Archivi è stato inaugurato Respiro, il nuovo murale realizzato dall’artista Gianluca Patti utilizzando vernici ecosostenibili brevettate da REair, capaci di purificare l’aria grazie a una nanotecnologia avanzata. Questo intervento non solo arricchisce lo spazio urbano di Milano, ma lo trasforma anche in un simbolo di consapevolezza ambientale.

Le vernici fotocatalitiche utilizzate, infatti, disgregano naturalmente gli agenti inquinanti presenti nell’aria, migliorando la qualità dell’ambiente e restituendo aria pulita. L’opera, che simboleggia la necessità di ripensare gli spazi urbani con maggiore attenzione alla natura, prende ispirazione dal luogo stesso, dove Patti ha potuto studiare articoli e documenti storici che trattavano già un secolo fa il tema delle aree verdi in città.

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Foto da Ufficio Stampa

“Prosegue lo straordinario lavoro di rivitalizzazione dei muri di Cittadella degli Archivi”, dichiara l’assessora ai Servizi civici, Quartieri e Partecipazione Gaia Romani. “Ringrazio l’artista Gianluca Patti per aver donato alla città di Milano questo murale, che ha un duplice valore. Da una parte contribuisce ad arricchire culturalmente questo luogo e dall’altra esprime attenzione alla sensibilità ambientale. Un connubio importante, risultato della collaborazione fra Amministrazione e singoli cittadini, che racconta dell’impegno di questa città per la qualità dell’aria e della cura per la bellezza degli spazi urbani”.

Non solo un’opera d’arte

Il murale, concepito come una call to action, invita la comunità e le istituzioni a riflettere sull’importanza dell’ambiente. Attraverso l’uso simbolico del colore, infatti, Patti afferma con forza l’importanza di tornare a vivere all’aperto e respirare aria pulita. L’artista ha voluto che l’opera raccontasse i ricordi di giochi all’aperto e le stagioni lombarde, rivolgendosi però anche alle nuove generazioni, per ispirarle a sognare e costruire un domani migliore.

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“La mia generazione è cresciuta e si è confrontata con il ‘Muro di Berlino’ e con ciò che ha significato per tutti noi”, afferma l’artista nel testo curatoriale scritto da Giorgia Ligasacchi ed Ester Candido nel catalogo di prossima pubblicazione. “Mi guardo attorno e vedo la mia città ricca di murales e penso che in fondo siano tante storie che raccontano la vita di tutti noi. Ora tocca a me farlo! Lasciare la mia impronta in un luogo così importante come la Cittadella degli Archivi, un luogo magico che racconta la storia della città custodendo documenti che risalgono al 1800”.

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Foto da Ufficio Stampa

Nato a Monza nel 1977, Gianluca Patti ha costruito la sua carriera esplorando il colore e la materia come strumenti narrativi. Autodidatta nella storia dell’arte, si è ispirato a maestri come Pollock, Vedova e Basquiat, evolvendo il proprio stile in una costante ricerca di nuove forme espressive. Affascinato dall’Arte Povera e dal concetto di Readymade, Patti utilizza materiali di costruzione come cemento e resine per creare opere stratificate che riflettono il suo vissuto personale. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre e fanno parte di importanti collezioni di arte contemporanea.

Immagini da Ufficio Stampa

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