La street artist Laika firma un nuovo murale a Roma: è dedicato a Papa Francesco e critica i leader mondiali attraverso lo sguardo del Pontefice

Nella notte tra il 23 e 24 aprile 2025, in via Nicolò Piccolomini, nei pressi del Vaticano, Laika ha svelato Gli invitati, un’opera dedicata a Papa Francesco, scomparso il 21 aprile. Il murale, che raffigura il Pontefice in cielo mentre osserva con disappunto la lista degli invitati al suo funerale, è un vero e proprio commento politico e sociale.

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Gli invitati di Laika immortala, infatti, Francesco in un’immagine celestiale, intento a scrutare una lista di nomi con espressione perplessa. Apparsa a due passi dal Vaticano, l’opera è evidentemente un omaggio al Pontefice, noto per il suo impegno per i migranti, la pace e contro il riarmo. Ma è anche qualcosa in più.

LAIKA Papa Francesco
Immagine da Ufficio Stampa

Laika immagina Francesco, “salito alla destra del Padre”, mentre nota con fastidio la presenza di figure politiche a lui sgradite al suo funerale, simbolo di una critica alle loro politiche.  La lista dei presenti include leader controversi; si leggono, infatti:

  • Donald Trump, criticato per le deportazioni di massa di migranti negli Stati Uniti. 
  • Javier Milei, presidente argentino di estrema destra, accusato di smantellare lo stato di diritto e promuovere politiche xenofobe. 
  • Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, sostenitrice del riarmo e contraria a politiche di accoglienza. 
  • Matteo Salvini, mai ricevuto da Francesco durante il suo pontificato. 
  • Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno, promotore del Decreto Cutro, contestato per le sue implicazioni sui migranti.

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Questi nomi rappresentano, per Laika, valori opposti a quelli del Papa, che fino alla fine ha invocato apertura e solidarietà.

Laika: un messaggio politico

Laika, street artist nota per le sue opere provocatorie, spiega così la genesi del murale: “È la prima volta che ritraggo il Papa nei miei poster, proprio perché la Chiesa è un mondo per me distante, soprattutto in termini di diritti civili. Ma non si può negare che Francesco sia stato un Papa attento ai migranti, al massacro dei palestinesi a Gaza e contrario al riarmo, in nome di una pace senza armi. Penso che, potendo, quei nomi sulla sua guest list li avrebbe depennati volentieri”.

L’artista, pur lontana dalla Chiesa, rende dunque omaggio a Francesco per il suo impegno umanitario, usando l’arte come strumento di critica politica. È nata, così, un’opera che omaggia l’impegno del pontificato di Francesco, caratterizzato da un’apertura verso i più deboli e da una condanna delle politiche divisive. L’attenzione ai migranti, il sostegno alla causa palestinese e l’opposizione al riarmo sono al centro del messaggio di Laika. Il murale, collocato strategicamente vicino al Vaticano, invita quindi i passanti a riflettere sull’eredità del Papa e sulle contraddizioni dei leader mondiali presenti nella lista.

Perfettamente con il linguaggio di Laika, Gli invitati intende stimolare il dibattito. L’immagine di Francesco, con il suo sguardo critico, diventa un monito per i potenti e un invito alla coerenza con i valori di pace e accoglienza. Un’opera che è destinata a suscitare discussioni, rafforzando il ruolo dell’arte come voce di resistenza e speranza.

Immagini da Ufficio Stampa

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