Tempi duri per l’arte. I principali social network mettono i bastoni tra le ruote quando si tratta di promuovere online gallerie e musei che ospitano opere di nudo. Non resta quindi che rivolgersi a chi ha fatto un punto di forza dei contenuti “osè”, ovvero OnlyFans. È questo il caso dell‘ente turistico di Vienna, che ha aperto un profilo sulla piattaforma a pagamento riservata ai contenuti porno (ma non solo) per protestare contro i limiti alla nudità imposti da Facebook e Instagram.
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Vienna combatte la censura dei social network
La portavoce Helena Hartlauer ha spiegato al Guardian che l’obiettivo non è solo la promozione dei musei viennesi, ma anche far ragionare su come i meccanismi di censura dei contenuti espliciti dei social network possano avere effetti paradossali quando vengono applicati a opere d’arte, come nel caso dei nudi del pittore espressionista Egon Schiele.
Vienna sbarca su OnlyFans
Sul sito dell’ente turistico si legge che Vienna e i suoi spazi artistici sono “tra le vittime di una nuova ondata di pudore sproporzionato“. Proprio per questo motivo si è deciso di sbarcare su OnlyFans, piattaforma molto più tollerante e adatta a contenuti meno convenzionali.
“Vienna è sempre stata famosa per essere di vedute aperte”, ha proseguito la Hartlauer, denunciando l’impossibilità di promuovere la città e i suoi musei attraverso i nudi dei più noti pittori austriaci di inizio Novecento. Una circostanza ancor più grave ora che, dopo i tanti mesi di restrizioni dovuti alla pandemia, si vuole incentivare il turismo straniero.
I vantaggi per gli abbonati
Per questo motivo chi seguirà il profilo OnlyFans della “Vienna tourist board” non solo potrà vedere per pochi euro al mese le opere d’arte in questione, ma per chi si abbona alla pagina è prevista la possibilità di vincere una tessera per entrare nei musei della città o un biglietto per ammirare dal vivo una delle “scandalose” opere condivise sul sito.
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