Lo street artist italiano OZMO ha inaugurato il 13 aprile, durante il vernissage del Festival Planète Périphérique a Parigi ( il progetto organizzato dall’associazione RAS e realizzato con il sostegno di RIVP e della Mairie du 20eme), un nuovo spettacolare intervento artistico, che si sviluppa sulle pareti esterne di un intero palazzo situato nel cuore del quartiere di Python-Duvernois, a Porte de Bagnolet, nel 20° arrondissement di Parigi, inglobando nel disegno stesso anche gli elementi costituitivi del palazzo.
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E’ lo stesso OZMO a raccontare la sua opera con queste parole:
“Il contesto e le caratteristiche formali dell’edificio mi hanno ispirato per questo progetto: è impossibile pensare di dipingere sulla facciata principale, piena di balconi, finestre e pilastri, quindi ho cercato di trovare una soluzione che facesse diventare questi elementi parte integrante del soggetto principale: un enorme anello rosso fuoco.
Per The Olympic Ring between Apollo and Daphne – questo è il titolo dell’opera che ho realizzato – ho poi ricontestualizzato Apollo insegue Dapne e Dafne inseguita da Apollo, le statue che i fratelli Nicolas e Guillaume Coustou crearono per il parco del castello di Marly e che dal 1940 sono al Louvre.
Le statue, ideate e disposte in modo da compiere un corsa parallela, sono ora raffigurate sulle estremità del palazzo, una su ciascuna delle pareti laterali cieche, come dirette in direzione opposta. Sono raggiunte e avvolte dal grande anello rosso, sfumato come una scritta al neon, che domina la facciata.
Questo elemento, vero protagonista dell’intervento, che si dispiega lungo le due bretelle che uniscono i balconi, e’ un riferimento alla trafficata périférique, la circonvallazione parigina, su cui l‘intervento si affaccia? E’ una risposta alle enormi insegne pubblicitarie poste sul palazzo di fronte? O magari rimanda a un fil rouge? Evoca forse una pista, un percorso o un’orbita? E quale un suo eventuale collegamento all’anello rosso delle olimpiadi citato nel titolo?
The Olympic Ring between Apollo and Daphne si offre al passante come un elemento di cortocircuito e armonizzazione: tra le due figure mitologiche, tra le pareti del palazzo, tra l’idea di centro e periferia, e tra la nostra percezione di street art, graffiti e arte antica e contemporanea nel contesto urbano”
L’opera di OZMO è stata presentata il 13 aprile durante il Festival Planète Périphérique, uno straordinario evento che ha coinvolto circa cento artisti che hanno realizzato installazioni dipinti e interventi nei 3000 m2 dei 21 appartamenti. La mostra collettiva sarà visitabile, gratuitamente, fino 7 maggio 2023.