Santa Maria Maggiore, la Basilica che custodirà Papa Francesco uno scrigno di arte e reliquie

Dopo la morte di Papa Francesco, un dato in particolare ha colpito i fedeli e gli osservatori di tutto il mondo: Bergoglio sarà il primo Papa dal 1669 ad essere sepolto fuori dalle mura Vaticane, precisamente nella Basilica di Santa Maria Maggiore.

Il Papa argentino ha sempre avuto come riferimento la Basilica che si trova sulla sommità del Colle Esquilino, sua tappa fissa prima e dopo i viaggi pastorali. Segnale anche del profondo legame che il Pontefice aveva con la figura della Madonna.

Basilica di Santa Maria Maggiore, un miracolo alla sua origine

La Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro Basiliche papali di Roma, è nota anche come la Betlemme dell’Occidente per via delle reliquie che contiene al suo interno: edificata 16 secoli fa, sarebbe stata proprio la Vergine Maria ad ispirarne la costruzione.

La Madonna sarebbe infatti apparsa in sogno a Papa Liberio, chiedendo la costruzione di una chiesa in suo onore, in un punto che avrebbe miracolosamente indicato. La mattina del 5 agosto si verificò sul Monte Esquilino una incredibile nevicata fuori stagione, che il Papa interpretò come il segno che aspettava e, proprio nelle neve, egli stesso tracciò il perimetro della nuova Basilica. Ancora oggi ogni anno, il 5 agosto, viene rievocato attraverso una solenne Celebrazione il Miracolo della Nevicata e durante la liturgia una cascata di petali bianchi discende dal soffitto.

Uno scrigno di arte e storia

Uno degli elementi più straordinari della Basilica di Santa Maria Maggiore sono i mosaici: quelli della navata centrale e dell’arco trionfale, risalenti al V secolo, rappresentano scene dell’Antico Testamento e della vita di Cristo. Ogni tessera racconta la visione teologica e artistica di un’epoca che fondeva fede e cultura in modo indissolubile. L’abside, invece, ospita i maestosi mosaici di Jacopo Torriti (fine XIII secolo), dedicati all’Incoronazione della Vergine, capolavoro del tardo Medioevo romano.

La magnificenza della Basilica si riflette anche nelle sue cappelle laterali, veri scrigni di arte rinascimentale e barocca. Tra queste spicca la Cappella Sistina (da non confondere con quella vaticana), voluta da Papa Sisto V e progettata da Domenico Fontana, dove si trova il monumentale sepolcro del pontefice. La Cappella Paolina, realizzata sotto Paolo V Borghese, celebra invece il fasto barocco con le decorazioni marmoree, gli affreschi di Guido Reni e l’uso teatrale della luce.

Non da meno è il soffitto a cassettoni dorati, realizzato alla fine del Quattrocento, che la leggenda vuole ricoperto con il primo oro portato dall’America da Cristoforo Colombo, donato agli spagnoli e offerto poi al Papa.

La Betlemme d’Occidente

Santa Maria Maggiore è la Betlemme dell’Occidente per via di una ricorrenza storica: proprio in questa Basilica venne celebrata la Messa per la prima volta nella notte di Natale. Successivamente, per secoli, i Pontefici si sono recati in Basilica, mantenendo questa consuetudine. Inoltre nella Basilica è stato allestito il primo presepe della storia ed è infatti presente la Sacra Culla, un reliquiario dove vengono custoditi i frammenti della mangiatoia in cui venne adagiato il Bambino Gesù, portati a Roma nei secoli dai pellegrini provenienti dalla Terra Santa.