Incontro con l’Artista multimediale Roberto RUP Paolini durante gli Open Studio presso la Casa degli Artisti di Milano

Roberto RUP Paolini è un promettente artista milanese nel panorama dell’arte contemporanea italiana che incontriamo alla Casa degli Artisti di Milano, dove si trova in residenza. Cresciuto nel cinema di famiglia, RUP Paolini ha sviluppato una sensibilità non convenzionale alla rappresentazione visiva e all’interpretazione dell’immaginario.

L’arte di RUP Paolini spicca per l’abilità dimostrata nel saper miscelare varie discipline artistiche, in particolare regia, audiovisivo e pittura, che si confrontano in un contesto teso verso i nodi più cupi dell’interazione tra emozioni e la contaminazione immaginifica nel reale.

La sua ricerca artistica è estremamente legata al percorso personale. Una fusione costantemente riscontrabile nelle sue opere.

I temi che preferisce approfondire sono legati alle emozioni, al folklore e alle immagini arcaiche. In una commistione di questi elementi RUP Paolini riesce a creare una sua “mitologia personale“, attraverso la quale raccontare le emozioni, soprattutto quelle contemporanee.

L’installazione immersiva di RUP Paolini

Il progetto su cui l’artista RUP sta lavorando in residenza, presso Casa degli Artisti, è un’installazione immersiva multidisciplinare nella quale sviluppa un’indagine sullo stato di dormiveglia, spazio antecedente al sonno profondo. “Un momento nel quale la parte onirica si mischia con quella razionale e certe inquietudini vengono a galla” – ci spiega – “ho intenzione di raccontare questo momento in maniera multidisciplinare, per cui attraverso la pittura, la proiezione e la luce, utilizzando anche vecchie tecniche come il teatro ottico che parla di pre-cinema”.

L’installazione di Roberto RUP Paolini tratta i temi dell’infanzia, quella fase della vita nella quale l’immaginazione spesso condiziona la realtà, soprattutto in un momento di confine come quello del dormiveglia.

Leggi la nostra intervista Luca Coser

Quando chiediamo all’artista di raccontarci il tipo di indagine su cui è orientata la sua arte Rup Paolini ci racconta che inizialmente il suo lavoro “ruotava molto sulle emozioni di superficie, utilizzando in particolare il disegno. Il percorso tecnico ha sempre avuto una particolare importanza e fa parte del processo immaginifico artistico”.

Oggi Rup Paolini lavora sulle emozioni più profonde e va ad indagare qualcosa di più ignoto, più misterioso e sicuramente più legato all’immaginazione che ci condiziona.

Incuriositi da questo incontro torneremo sicuramente a settembre a Casa degli Artisti, quando l’installazione immersiva sarà ultimata e fruibile al pubblico.

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