Il tappeto rosso è pronto e le star italiane e internazionali cominciano ad arriva in laguna. L’occasione? Ovviamente l’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica al Lido di Venezia in occasione della quale il prestigioso Hotel Excelsior propone una speciale esposizione. La hall, infatti, ospita dal 28 agosto al 7 settembre la mostra fotografica Dive & Madrine, che offre uno sguardo suggestivo sul cinema italiano attraverso il tempo.
Organizzata dal Ministero della Cultura e Archivio Luce Cinecittà, e curata dal Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e da Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, il percorso celebra le grandi dive del passato in dialogo con le stelle contemporanee del grande schermo. “Il cinema incontra la fotografia, un connubio – afferma il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni – che segna un ponte tra passato e presente con il talento a fare da filo conduttore. Questo progetto mira, infatti, a raccontare al mondo le straordinarie storie tutte italiane di alcune tra le protagoniste del grande schermo di ieri e di oggi così come catturate dall’obiettivo. Un percorso espositivo all’insegna della continuità, che valorizza il nostro patrimonio di sempre e al contempo promuove gli artisti contemporanei”.
Sono otto le icone del cinema italiano, immortalate in scatti d’epoca provenienti dall’Archivio Luce e altri archivi storici. Al loro fianco, otto attrici contemporanee, che hanno già ricoperto il ruolo di madrine alla Mostra del Cinema, le reinterpretano attraverso l’obiettivo del fotografo Uli Weber, vestite da rinomate maison italiane. Un progetto, dunque, che mette in risalto il valore del Made in Italy tra moda, costume e cinema.
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Uli Weber e il cinema
Le immagini immortalate da Weber trovano la loro cornice ideale a Cinecittà, luogo iconico del cinema italiano con i suoi leggendari teatri di posa, i grandi set all’aperto e le strutture espositive. Questi spazi, dove i maestri del cinema hanno realizzato e continuano a realizzare le loro opere, diventano così il palcoscenico di un incontro tra generazioni di attrici.
“Tutte le mostre che ho curato hanno come fulcro l’Archivio Luce. – spiega Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà – Assegnargli un ruolo centrale significa metterlo in rapporto con la contemporaneità e i suoi talenti, come negli scatti magistrali di Uli Weber alle madrine della Mostra del Cinema di Venezia. Solo così si esprime pienamente il valore testimoniale dell’archivio come luogo della riflessione e della riscoperta. Con i grandi del passato, invece di feticizzarli e ricordarli nel solito modo retorico-celebrativo, bisogna dialogarci”.
“In questo dialogo serrato fra le dive e le madrine del nostro miglior cinema, che è anche un passaggio di testimone generazionale, non si vuole solo evidenziare il legame con una tradizione gloriosa, ma affermare una discendenza diretta. Rivendicando un ruolo da protagonista che continuiamo ad esercitare: del resto, siamo il Paese che ha vinto più premi Oscar dopo gli Stati Uniti”, conclude Sbarigia.
Il percorso fotografico
Il percorso fotografico della mostra vede Kasia Smutniak evocare la figura di Silvana Mangano, mentre Caterina Murino si fa portavoce del fascino di Sophia Loren. Sonia Bergamasco rende omaggio ad Alida Valli, mentre Rocio Morales interpreta Stefania Sandrelli. Serena Rossi celebra Claudia Cardinale, Vittoria Puccini incarna il fascino di Virna Lisi e Anna Foglietta rievoca l’incanto di Mariangela Melato. Infine, Sveva Alviti chiude il cerchio con il suo tributo a Monica Vitti.
Ad accompagnare e completare la mostra Dive & Madrine, il catalogo edito da Electa, MiC e Archivio Luce Cinecittà, in doppia lingua italiano/inglese, con testi di Lucia Borgonzoni, Chiara Sbarigia e Uli Weber. Con gli scatti di Uli Weber e immagini degli Archivi Luce, Magnum, Reporters & Associati e Getty Images.
Immagini da Ufficio Stampa