Può un uovo rotto tornare a essere intatto? O più precisamente, in un mondo in cui esiste la concezione consequenziale di passato e del futuro, può essere plausibile un’inversione del tempo?
Se avete letto le ultime news al riguardo, probabilmente conoscete già la risposta. Perché un computer quantistico è effettivamente riuscito a invertire la direzione del tempo. Niente di fantascientifico, ma un primo passo nel tentativo di sovvertire la seconda legge della termodinamica.
L’esperimento è stato guidato dal fisico russo Gordey Lesowik e da un gruppo di ricercatori del Moscow Institute of Physics and Technology, in collaborazione con colleghi statunitensi (Argonne National Laboratory) e svizzeri (ETH Zurich).
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Con un computer quantistico (un IBM), basato non sui bit ma sui qubit, i ricercatori hanno studiato la trasformazione di un elettrone, dalla fase individuabile a quella del caos, invertendo il processo. La freccia del tempo, in breve, si è capovolta.
Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, è ben lontano tuttavia dal dimostrare che il tempo possa anche viaggiare su binari non noti, agendo all’impazzata. Il tempo è, di fatto, una convenzione. In questo caso, è l’elettrone che ha modificato il proprio status, dando comunque un’importante dimostrazione di meccanica quantistica.