Un fortino settecentesco che si veste di contemporaneità, un mare che sussurra storie, corpi che danzano nella luce. Dal 19 aprile al 25 maggio, il Fortino Leopoldo I di Forte dei Marmi (Piazza Garibaldi, LU) accoglie Fluire l’infinito, la nuova mostra di Veronica Gaido, curata da Beatrice Audrito. Dopo il regista Peter Chelsom, la fotografia torna protagonista in questo angolo di Versilia. E lo fa con un’artista che trasforma il tempo in immagini e il movimento in poesia. Per un viaggio che intreccia microcosmo umano e macrocosmo naturale, tra 30 anni di scatti che celebrano il fluire della vita.
Attraverso il suo obiettivo, Veronica Gaido cattura l’essenza del mutamento. “Un progetto inedito dove esploro la relazione tra l’acqua quale elemento universale e il corpo umano come custode di storie ed emozioni legate alla mia terra d’origine, la Versilia”, racconta l’artista. Con oltre 25 opere, la mostra si snoda sui tre piani del Fortino, simbolo della cittadina che si apre al contemporaneo. Si comincia al piano terra dove il ciclo Fluire l’infinito dipinge mari in movimento, grazie alla lunga esposizione che sfuma i contorni e restituisce una realtà autentica e rarefatta.


Quindi, salendo, Aphrodite esplora la trasformazione del corpo, mentre Through the View (2014) – già visto per il centenario della città – rilegge lo sviluppo urbano in bianco e nero, con geometrie e prospettive che incantano. Fotografia, installazioni e nuove tecnologie si fondono nel linguaggio di Gaido, che usa la luce come pennello per narrare il tempo che scorre. Il risultato è un’esperienza intima che invita a immergersi in un dialogo tra terra e mare, tra corpi scolpiti e spazi dissolti.
Veronica Gaido: un’anima in viaggio
Nata a Viareggio nel 1974, Gaido scopre la fotografia da giovanissima, affinando il suo sguardo nelle scuole d’arte europee. Tra campagne pubblicitarie e ritratti di star come Andrea Bocelli, Joe Bastianich e Alfonso Cuarón, costruisce un ponte tra arte e commercio. Il suo debutto nel mondo dell’arte arriva nel 2001 con il Bunker Poetico di Marco Nereo Rotelli alla Biennale di Venezia, diretta da Harald Szeemann. Nel 2002, Sabbie Mobili (curata da Maurizio Vanni) segna l’inizio di una carriera inarrestabile.
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Da allora, il suo obiettivo ha viaggiato ovunque. Dal video per la Fondazione Henraux alla Triennale di Milano (2012) alle immagini aeree di Awareness of Matter. Fino a Atman (2012), esposto tra Pietrasanta, Milano, Londra e Parigi. Poi Mogador (2014) in Marocco e Spagna, Doppio Corpo (Roma, 2019), Dedalo (Venezia, 2021; Milano, 2022) e Invisible Cities (New York, 2023; Miami e Pietrasanta, 2024). Ora, con Fluire l’infinito, torna a casa, in quella Versilia che l’ha vista nascere artisticamente.
Fluire l’infinito
di Veronica Gaido
a cura di Beatrice Audrito
19 aprile – 25 maggio 2025
Fortino Leopoldo I, Piazza Garibaldi, Forte dei Marmi (LU)
Inaugurazione: Sabato 19 aprile, ore 18.00
Orari:Tutti i giorni: 9.00/13.00 – 15.00/19.00 – Ingresso gratuito
Immagini via HF4