Con #GenerazioneEuropa abbiamo incontrato Gianluca Macone, candidato del Movimento 5 Stelle per la circoscrizione Centro.
Abbiamo affrontato vari temi come quello della Democrazia Diretta, delle riforme di cui l’Unione Europea avrebbe bisogno, possibile alleanze alla luce del fatto che gli alleati 5 Stelle in Europa, essendo partiti giovani, non riscuotono successi elettorali particolari. Inoltre ci siamo soffermati sull’Ambiente e sul Salario Minimo Europeo.
Iniziando proprio dal Salario Minimo abbiamo chiesto:
Il Salario Minimo Europeo che propone il Movimento 5 Stelle, in cosa differisce da quello del PD e de La Sinistra?
Dopo una piccola premessa, Macone ha parlato delle modalità di attuazione del Salario Minimo, precisando che: “abbiamo sul tavolo una nostra proposta che prevede il Salario Minimo di 9 euro l’ora, la proposta del PD non prevede alcun minimo”.
Nei 10 punti votati dagli iscritti non c’è una proposta sull’assetto istituzionale. Il Movimento 5 Stelle è a favore di un’Europa Federale o di una Confederazione di Stati Sovrani?
“Bisogna dare ulteriori prerogative al Parlamentare Europeo che non ha il potere di iniziativa per gli atti legislativi Europei”, modificare la Mozione di censura e ad a questo proposito Macone ha citato lo Scandalo Luxleaks che ha coinvolto il Presidente della Commissione.
Per quanto riguarda il Tipo di Organizzazione, Macone non si è espresso in favore di un’Europa Federale o Confederale ma ha ritenuto opportuno “rendere superata” la dicotomia tra Federalisti e Confederalisti.
Riguardo al tema dell’ambiente, c’è stata una grande ondata di sensibilizzazione. Quali sono le vostre proposte?
Dopo una piccola precisazione in cui Macone, ha specificato che il Movimento 5 Stelle è la forza più ambientalista d’Italia.
“Bisogna cominciare a togliere i Fondi Europei dall’utilizzo di fonti fossili e inceneritori. Spostare questi fondi su rinnovabili, economia circolare, riciclo e settore automobilistico.”
Altri partiti, penso a Più Europa, hanno iniziato a proporre politiche di apertura verso le istituzioni Europee. Quali sono le vostre proposte riguardo alla Democrazia Partecipativa?
“La Democrazia Diretta è la nostra Stella Polare. [..] Noi chiediamo l’istituzione dei Referendum Europei perché è importante che i cittadini abbiano voce”.
Macone ci ha ricordato quando in merito alla petizione di 5 milioni di persone contro il GDPR, norme sulla privacy e copyright, le istituzioni Europee non hanno cambiato il disegno di legge, “fregandosene” dei cittadini.
Infine il tema delle alleanze.
Di Maio ha ripetuto più volte che il vostro gruppo potrebbe essere determinante per stabilire gli equilibri nel PE. Con chi sareste disposti ad allearvi? Sarebbe una alleanza solo sui temi o per arginare un preciso “blocco”?
Macone non ha parlato di alleanze tra gruppi parlamentari, ma si è limitato a elencare gli alleati all’interno del gruppo parlamentare. Gruppo nel quale figurano “i croati di Zivi Zid, i Polacchi di Kukiz ’15 e i greci di Akkel”