La Lega di Matteo Salvini non ha ancora presentato un programma ufficiale in vista delle elezioni europee del 26 Maggio. Tuttavia è stato presentato il manifesto programmatico del MENL ( Movimento per un’Europa delle Nazioni e delle Libertà), gruppo parlamentare in cui confluisce anche la Lega. Il manifesto si articola in pochi punti, molto chiari per definire le posizioni dei partiti politici interni al MENL.
I partiti europei che condividono questo manifesto programmatico con Lega sono molteplici. Senza dubbio, tra i più importanti, è doveroso sottolineare la presenza di “Rassemblement National”. Il partito francese della leader Marine Le Pen raccoglie sempre più consensi ed è pronto a insediare il Presidente Macron in queste elezioni europee.
La sovranità degli Stati prima di tutto
Il vero cavallo di battaglia del programma della Lega, condiviso con i partiti membri del MENL, è il sovranismo. Si legge chiaramente il respingimento di ogni politica volta a creare un modello sovranazionale. Parallelamente a questo, la Lega si oppone ad ogni trasferimento della sovranità nazionale ad organismi sovranazionali o ad istituzioni europee.
Il tema è ormai portato avanti, a livello non solo europeo, dalla Lega di Matteo Salvini da mesi ed è condiviso da altri partiti in Italia.
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Certamente il discorso si presenta in modo diverso sul piano europeo. L’Europa, almeno per come è concepita in questo momento, è un organizzazione sovranazionale e sovrana. Lo stesso ordinamento giuridico italiano è conforme alle norme europee ( articolo 10 della Costituzione), il che implica una consapevole cessione di sovranità all’Unione Europea.
La risposta della Lega potrebbe, quindi, essere molto simile a quella di Fratelli d’Italia, che vogliono un’Europa concepita come Confederazione di Stati sovrani.
L’identità dei popoli e l’immigrazione
Strettamente collegato al discorso sulla sovranità degli Stati, La Lega sottolinea l’importanza dell’identità dei popoli. Proprio in virtù di questa, ogni popolo ha diritto ad regolamentarsi da sé, soprattutto per quanto riguarda i temi più scottanti. La Lega rimarca, infatti, il diritto di controllare e regolare l’immigrazione di ciascuno stato.
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In relazione alla questione migratoria, sappiamo, inoltre, che Lega non ha alcuna intenzione di firmare la revisione del Regolamento di Dublino. Una sua revisione, infatti, potrebbe essere vista come un incentivo per una nuova ondata migratoria, a causa di un’eventuale redistribuzione dei migranti in Europa. La proposta della Lega si traduce, quindi, in un ulteriore sforzo per bloccare gli sbarchi sul nascere.
La tutela della specificità e delle libertà in Europa
Così come l’identità e la sovranità, la Lega intende tutelare anche la specificità di ogni paese. Ciascun paese dovrà, quindi, mantenere il proprio modello economico, senza il condizionamento dell’Unione Europea, così come quello sociale, culturale e territoriale. Il tutto potrà essere perseguito solamente preservando la diversità dei progetti politici degli Stati.
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Il MENL, inoltre, basa il suo movimento politico sulla difesa delle libertà individuali e sottolineando l’importanza particolare di proteggere la libertà di parola, tra cui le libertà digitali che, oggi, sono sempre più a rischio.
Nella lettura del manifesto programmatico della MENL, condiviso dalla Lega è possibile leggere un tratto comune che lo caratterizza: La difesa.
In Italia il tema è ricorrente ed in Europa viene enfatizzato sempre di più. Dalla sovranità nazionale, alla specificità, passando per l’identità nazionale, il discorso della Lega si articola lungo il filo conduttore della difesa, promettendo ai cittadini italiani ed europei una maggiore valorizzazione.
Abbiamo tentato di organizzare un’intervista con esponenti della Lega per dare voce su Generazione Europa alle loro idee, al pari delle altre liste. Purtroppo, date le strette tempistiche e per impegni elettorali non siamo riusciti.