La promessa solenne è stata infranta e, per la prima volta, Julian Lennon ha intonato Imagine del padre John. In fondo, lo aveva detto: avrebbe cantato il brano inno alla pace solo se “fosse arrivata la fine del mondo”. E di fronte alle immagini devastanti dall’Ucraina sembra non essere lontani da una realtà completamente disumana. A Varsavia, in occasione della campagna di Global Citizen #StandUpForUkrain, Lennon ha regalato una performance emozionante che ha immediatamente fatto il giro del mondo.
Per raccontare questo momento così denso sul piano emotivo, a livello collettivo ma anche strettamente personale, Julian Lennon ha condiviso un lungo post sul suo profilo Instagram. Tra le righe, l’artista spiega le ragioni di una decisione che non poteva essere rimandata. “La guerra in Ucraina è una tragedia inimmaginabile”, esordisce sul social. “Come essere umano e come artista, mi sono sentito in dovere di rispondere nel modo più significativo possibile”.
“Per la prima volta in assoluto, ho eseguito pubblicamente la canzone di mio padre, IMAGINE”, continua la didascalia. “Perché adesso, dopo tutti questi anni? – Ho sempre detto che l’unica volta in cui avrei mai pensato di cantare IMAGINE sarebbe stata se fosse stata la ‘Fine del mondo’”.
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E ancora: “Ma anche perché i suoi testi riflettono il nostro desiderio collettivo di pace in tutto il mondo. Perché all’interno di questa canzone, siamo trasportati in uno spazio, dove l’amore e l’unione diventano la nostra realtà, se solo per un momento… La canzone riflette la luce in fondo al tunnel, che tutti speriamo”.
“A causa della continua violenza omicida, milioni di famiglie innocenti sono state costrette a lasciare le comodità delle loro case, a cercare asilo altrove”. Infine, Julian Lennon conclude con un doppio appello: “Invito i leader mondiali e tutti coloro che credono nel sentimento di IMAGINE, a difendere i rifugiati ovunque! Si prega di sostenere e donare con il cuore. #StandUpForUkraine”.
Ecco il video della performance.