Tra le pellicole più attese c’è il nuovo live action Disney diretto dalla regista Niki Caro. L’abbiamo intervista per conoscere meglio la sua ‘Mulan’.

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Arriva nelle sale cinematografiche italiane il 26 marzo 2020 ed è fra i titoli più attesi della stagione. La leggendaria guerriera Mulan torna sul grande schermo nella nuova versione live action che vede alla regia Niki Caro, alle prese per la prima volta con una pellicola d’azione. E per cogliere la sensibilità e il coraggio di una giovane donna in un mondo di uomini, il tatto femminile fa davvero la differenza.

Dalle brevi clip mostrate in anteprima da Disney, la grazia di Mulan e il suo cuore impavido risplendono già a pieno, nell’intimo della casa come sul campo di battaglia. “La prima cosa che mi ha sorpreso è stato scoprire che il film animato non è l’originale”, esordisce la Caro.

Il personaggio di Mulan si trova già in un’antichissima ballata cinese che risalirebbe al 700 . Si tratta di una storia che ogni bambino in Cina conosce e per me era interessante capire come rendere questa figura leggendaria in un live action del 2020.”

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Proprio da qui Niki Caro è partita, non tradendo il cartoon ma dando una nuova anima alla giovane guerriera: “Volevo onorare sia il film d’animazione sia il testo originario e rendere al meglio questa figura di ragazza che si traveste da uomo per sostituire il padre in combattimento. È stato per me un privilegio poterlo fare.”

Il mio compito era riuscire a rendere reale questo viaggio. Tutte le scene d’azione sono incentrate sulla figura di Mulan: la sua anima, il suo percorso e il viaggio sono veri. E lei è tostissima e sa dare davvero filo da torcere agli uomini.

Vista proprio la centralità di Mulan, trovare l’attrice adatta non è stata un’impresa facile. “Abbiamo percorso tutto il mondo, cercando in ogni villaggio cinese e in ogni Paese e dopo un anno, ancora non avevamo la persona adatta al ruolo. Siamo ripartiti da capo, tornando in Cina e abbiamo ricontattato tutte le attrici che al primo giro non erano disponibili. Fra di loro, per fortuna c’era Yfei Liu. Crediamo sia nata per essere Mulan.”

Dall’intimo all’epico: è questa la parabola che ha guidato Niki Caro nella definizione del personaggio. “Questa Mulan doveva essere più radicata nel terreno, ovvero fisica nel muoversi in linea con il corpo di una giovane donna. E la Liu ha un talento sconfinato: ha girato la maggior parte delle scene senza controfigura, è abilissima nelle arti marziali, nell’usare le armi e nella dare a cavallo. E poi è intelligentissima.”

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Nella nuova versione della pellicola, spicca l’assenza di Mushu, una scelta precisa della Caro: “Il cartone Disney è leggendario, ha fatto la storia e sono molto legata a esso. Per questo era inconcepibile per me ricreare un personaggio come Mushu che  film era perfetto, così come lo era la sua recitazione. È stata una questione di rispetto.”

Restano, d’altra parte, alcuni momenti imprescindibili: “Volevo garantire la presenza di diversi per onorare film originario, come la sequenza dei matrimoni e la scena quella valanga che ho inserire nello script che inizialmente non la prevedeva.”

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Ma qual’è oggi il messaggio che Mulan riesce ancora a mandare al pubblico? “Sulla spada del padre sono incisi tre caratteri: leale, impavido e sincero. In tutto il film Mulan è sicuramente leale e sincera ma finché è travestirà da uomo non è sincera. Solo quando si sveste i panni maschili riesce a essere sincera in maniera potente e magnifica al tempo stesso.” Essere donna in un mondo di uomini, oggi come ieri.

Foto da Ufficio Stampa Opinion Leader per Disney Italia

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