Si intitola Numb la canzone che sta spopolando nelle radio e nelle piattaforme streaming italiane: dietro c’è Dotan, cantautore e polistrumentista olandese, che tutto si aspettava fuorché una simile attenzione da parte della nostra penisola.
Eppure, il brano – dal sound accattivante e dal ritornello ancor più martellante (in senso buono, si intende) – più che mai probabilmente rappresenta alla perfezione nel testo questo periodo storico.
«La canzone Numb è una canzone molto personale e per poco non la rilasciavo, perché mi faceva paura il pensiero di renderla nota al pubblico. – ci racconta Dotan, rigorosamente dal suo appartamento – Sì, ero terrorizzato di regalarla al mondo, perché era troppo personale».
«Numb parla di tanti anni della mia vita in cui mi sono sentito disconnesso, sia da ciò che provavo che dalle persone che mi circondavano. – continua a spiegarci Dotan – Ho convissuto con questa sensazione veramente per tanto tempo. Volevo scriverci una canzone, ma non era semplice. Poi mi è venuto in mente il ritornello, all’improvviso».
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«Da quando è uscita – conclude il cantautore – in tantissimi mi hanno scritto per dirmi che si sono riconosciuti in ciò che dicevo. Se c’è qualcosa che la canzone mi ha insegnato è che si può superare tutto, anche quando sembra impossibile».
Il tema della mancanza di sensibilità così come la repressione dei propri sentimenti, del resto, è una peculiarità biografica per l’artista. Nato a Gerusalemme 34 anni or sono, e trasferitosi dopo solo un anno in Olanda – ad Amsterdam – Dotan sbarca in Italia forte di una notorietà ben solida nel resto del Continente. Il suo disco rivelazione 7 Layers (romanticamente scritto, prodotto e registrato nel suo salotto di casa) è la piattaforma di lancio di cui si avvale.