Genesi ha da poco celebrato il suo primo mese di vita e ne abbiamo approfittato per chiacchierare un po’ con Gaia, vincitrice di Amici 19. Protagonista della finale del talent show più surreale di sempre (senza pubblico e senza abbracci), Gaia ci racconta come ha vissuto quei momenti e come sta trascorrendo ora la sua quarantena. Soprattutto, però, ci parla di Genesi: un album da ascoltare a più riprese, specchio di una consapevolezza artistica maturata sicuramente nel tempo e di un’anima musicale pura e unica nel panorama italiano.
«Genesi è un disco nel quale ho liberato completamente la mia esigenza creativa – ci dice Gaia in collegamento su Zoom – non sono scesa a compromessi, anche perché quando ho deciso di scrivere queste canzoni è stato liberatorio, istintivo. Non stavo uscendo discograficamente, continuavano ad arrivarmi pezzi che andavano bene per gli altri ma non per me, perché non raccontavano la mia storia. Erano canzoni carine, ma per me è necessario che un artista racconti qualcosa e che ti lasci qualcosa di se stesso».
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«La prima canzone che ho scritto è stata Chega, che ha fatto da capostipite a tutto l’album. – continua poi Gaia – Genesi racconta la storia di tante persone che hanno passato un momento non positivo e che cercano di rialzarsi. In quel momento io ero tappata, non andava bene nulla. Ho usato le canzoni anche per esorcizzare. Quando ho trovato la mia strada, è partito un po’ tutto. Non rinnego quello che è stato prima, credo che ci sia stato un processo che mi ha portato a quella genesi».
Non è forse necessario per un cantautore attraversare momenti di buio per vedere la luce?
«Sì, la preparazione incontra l’occasione. – ci risponde Gaia – Ho potuto fare le canzoni a modo mio perché ero salda. Ero già caduta, mi ero già fatta male e non mi importava sinceramente fare il botto, ma far uscire le canzoni. Sto ricevendo un’ondata d’amore incredibile e sono felicissima. L’obiettivo però è proprio quello di continuare a fare le canzoni a modo mio».
Chiediamo poi a Gaia quanto l’esperienza ad Amici abbia influito su questo processo di consapevolezza.
«Maria è stata incredibile, è stata la prima a dirmi fai quello che ti senti. – precisa Gaia – Questa sensibilità, talent o non talent, è preziosa. Il mezzo di comunicazione è importante, ma devi comunque veicolare chi sei».
«Amici mi ha insegnato tantissimo. – conclude infine – Sei davanti a tutta Italia nuda e cruda, coi tuoi difetti e i tuoi pregi. Devi necessariamente eliminare le paranoie che a volte ti limitano anche come persona. Dovermi sentire me stessa e pensare Se non piaccio amen, alla fine, mi ha aiutato. Ero felice di quello che avevo scritto perché mi faceva stare bene e questa sensazione mi portava a difendere la mia musica. Quando sei sovraesposto non è semplice, ma dall’altra parte le spalle si allargano. Se vai a letto sereno e ti svegli sereno, non c’è giusto o sbagliato».