Allieva della classe 2019/2020 di Amici di Maria De Filippi, la giovane Martina Beltrami si è fatta strada passo dopo passo in un percorso – artistico e personale – di grande intensità. E tanti sono stati i momenti che l’hanno segnata in questa avventura televisiva che, come ci hanno raccontato anche tanti suoi colleghi, è qualcosa di più di un semplice talent.
Per lei, poi, si sono aperte anche le porte del Serale uscendone alla prima puntata ma raccogliendo attorno a sé un pubblico che ha imparato a capirla e sostenerla. Attivissimi sui social, i fan di Martina stanno infatti continuando a sostenere la giovane che in questa nostra intervista si racconta a cuore aperto confessando fragilità, debolezze, sogni e nuove consapevolezze.
Martina, ci racconti come è iniziata la tua passione per la musica? Qual è il tuo primo ricordo legato alle note?
La mia passione per la musica nasce in quinta elementare, quando la nostra scuola decise di inserire un corso di flauto dolce per la classe. Io scoppiai a piangere perché non volevo assolutamente cimentarmi nel mondo della musica. E invece fu amore da subito.
Qual è stato il percorso artistico che ti ha portato a entrare nella scuola di Amici?
Io mi considero una ragazza molto fortunata. Ho sempre suonato in orchestra come flautista, ma mai mi ero esibita come cantante. E nessuno sapeva di questa mia dote se non mio fratello e pochi amici. E fu proprio mio fratello ad iscrivermi ad Amici. Così, dalla mia cameretta in quel di Rivoli, comprai un biglietto per Roma e da sola intrapresi questo viaggio.
Che tipo di esperienza umana è stata partecipare al talent?
Credo che Amici ti dia delle emozioni forti, davvero uniche. A livello umano è stata un’esperienza che sicuramente mi ha aiutata a crescere e maturare su certi aspetti del mio carattere. Ti mette di fronte a quella che è un decimo della realtà musicale che poi trovi al di fuori, nella ‘vita reale’. Ho avuto dei momenti nei quali mi sono sentita invincibile, altri nei quali avrei voluto lasciare tutto e gettare la spugna. Ma sono comunque riuscita ad arrivare quasi fino alla fine.
E artisticamente, invece, che cosa ti ha insegnato del mondo musicale?
Beh, essendo io autodidatta e non avendo mai avuto un vero e proprio rapporto con il mondo del canto, innanzitutto mi ha dato delle solide basi per il canto. Cose per me sino a quel giorno inesistenti: riscaldamento vocale, respirazione e molte altre cose. Inoltre Amici ti offre l’opportunità di lavorare con molti professionisti anche nel campo della produzione, perciò di poter migliorare o, come nel mio caso, di darti delle conoscenze partendo da zero, anche con computer e programmi vari per musica.
Amici è stato un percorso utile per capire dove indirizzarmi, in che genere musicale classificarmi, dandomi modo e tempo di trovare anche la mia identità a livello di scrittura e melodie.
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Ad Amici hai incontrato molti professionisti: chi ti ha segnato di più e perché? E hai avuto modo di conoscere un po’ anche Maria De Filippi?
Ho davvero avuto la fortuna di poter lavorare con professionisti in ogni campo. Credo che, ad avermi segnata di più, siano stati i coach di canto. Mi hanno presa dalla mia situazione iniziale, senza nessuna base, e hanno fatto di me una piccola cantante. Sicuramente con ancora tanto tanto lavoro da fare.
Ho avuto l’onore di conoscere Maria De Filippi. Lei per me è stata come una mamma. Una mamma che ti sgrida e rimprovera quando sbagli, che ti premia quando vede il tuo impegno. Lei è umanamente fantastica. Ha la capacità di entrare nella tua testa e capire esattamente cosa stai pensando e perché. È fantastica e le devo tanto.
E tra gli altri allievi della scuola con chi hai legato maggiormente? Vi sentite anche in queste giornate?
Sicuramente porterò dentro di me sempre Gaia, Talisa, Giorgia e Nyv. Le quattro ragazze con le quali sono entrata in sincronia sin da subito. E le sento ancora tutte e quattro.
Sei arrivata al primo Serale: cambieresti qualcosa del tuo percorso o ti senti soddisfatta di questa esperienza?
Della mia esperienza cambierei molte cose. Sicuramente, potessi rifarla, cercherei di vivere tutto con molta più serenità, sicurezza dei miei mezzi e fame di crescere. Ma allo stesso tempo mi ritengo molto soddisfatta e felice del traguardo raggiunto con solo l’aiuto della mia voce.
Marina Beltrmai: affrontare le critiche e il bullismo
Martina, sei giovanissima ma, tra i social e l’esposizione televisiva, hai avuto modo di confrontarti anche con commenti e critiche: come le vivi?
Ho 19 anni, sono ancora piccolina. L’esposizione televisiva è stata tanta e, ovviamente, le persone si fanno un’idea di te, giusta o sbagliata che sia. Mi sono arrivate davvero tante critiche sin da subito, e sarò sincera: mi hanno fatto male. E mi fanno male tutt’ora. Però fa parte del gioco, perciò nonostante il dispiacere che mi provocano sia sempre lo stesso, cerco di reagire in modo positivo e più il tempo passa, più imparerò sicuramente a farmele scivolare addosso e prendere solo quelle che effettivamente potrebbero aiutarmi a crescere.
Ai tuoi fan hai raccontato anche di essere stata vittima di bullismo: ce ne vuoi parlare? E che consiglio daresti a chi è alle prese con comportamenti di questo tipo?
Parlare del bullismo per me è sempre stato molto difficile. Solo negli ultimi anni ho capito che è una cosa della quale non devo vergognarmi in nessun modo. In breve, quello che sarebbe dovuto essere un nuovo bellissimo periodo, ovvero quello delle superiori, per me è stato una tragedia. Ero in una classe nella quale le ragazze si conoscevano già quasi tutte. E avevano tutte interessi che partivano dai trucchi e finivano ai ragazzi e alle serate in discoteca, cose che io, ragazza un po’ ‘sfigatella’ e trasandata, non ero solita fare. E i ragazzi non ne parliamo.
Se ci ripenso, oggi, la cosa che più mi ha ferita è stata il continuo cercare di farmi accettare da loro, da persone che non mi avrebbero accettata mai. A costo di venire derisa e presa in giro, pur di non stare da sola.
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Il consiglio che darei alle persone che si trovano nella mia vecchia situazione è esattamente quello che darei alla me di qualche anno fa. PARLATE!!! Parlatene con chiunque, perché tenere dentro come ho fatto io può sfociare poi in situazioni molto più complicate. E soprattutto non circondatevi di gente cattiva solo per paura di rimanere da soli. Chi ti vuole e chi ti ama VERAMENTE arriva. O presto o tardi ma arriva. E col tempo ti accorgi che milioni di abbracci falsi non varranno mai un bacio di tua mamma.
Quali sono i consigli più preziosi che porti a casa da Amici, sia a livello musicale sia dal punto di vista personale?
I consigli più preziosi che mi porto da Amici sono: vai avanti col paraocchi e non badare a quello che fanno gli altri. Concentrati sul tuo. E canta ciò che sei, non sbaglierai mai. “Ascolta sempre solo musica vera e cerca sempre, se puoi, di capire”.
E se dovessi pensare alla collaborazione dei tuoi sogni con chi sarebbe?
La collaborazione con i miei sogni sarebbe con Elisa. La ascolto da quando sono piccola e vederla dal vivo per la prima volta ad amici è stata un’emozione indescrivibile.
Martina dopo Amici come è cambiata rispetto alla ragazza che è entrata nella scuola?
Martina dopo Amici è più sicura dei suoi mezzi, della sua forza e della sua arte. Martina dopo Amici vuole fare della musica la sua vita, cantare al cuore della gente ed emozionarsi. Martina dopo Amici è quello che Martina prima di Amici non avrebbe avuto il coraggio di essere.
Foto Martina Beltrami