Hu, tra i finalisti di AmaSanremo, ci racconta il brano portato sul palco. ‘Occhi Niagara’ fonde poesia italiana e club, in pieno stile ‘Hu’.
Si intitola Occhi Niagara il brano di Hu, uscito venerdì 30 ottobre e finalista di AmaSanremo (la selezione dei giovani che parteciperanno nella categoria Nuove Proposte al prossimo Festival di Sanremo). Nome d’arte di Federica Ferracuti, Hu si è presentata con un sound innovativo e fresco: Occhi Niagara è di fatto una ballata in cassa dritta tra clubbing e neo-classica, che racconta a 360 gradi l’animo più profondo della cantautrice e polistrumentista.
«Devo dire che il brano, per tipo di sound e scrittura, non ha molto a che fare con l’Italia. – ci dice Hu – Per me già il fatto che sia arrivato a un po’ di persone è stato un gran traguardo».
«L’ho scritto in un quarto d’ora, un anno fa, solo piano e voce. Mi piace iniziare a creare insieme testo e melodia e dare già una forma totale al brano. Tutti i brani a cui sono più affezionata sono nati così».
Classe 1994, Federica ha iniziato a studiare musica all’età di 12 anni, partendo dagli studi di chitarra jazz e dalle tecniche di improvvisazione. Durante gli anni successivi, si è avvicinata allo studio del pianoforte, del basso e del violoncello per poi abbracciare il mondo della musica elettronica e della produzione. A seguito di esperienze come turnista e diversi concerti in giro per l’Italia, nel 2016 ha dato il via al suo progetto artistico Hu in cui si uniscono una voce particolare, la sua capacità di reinventare il pop in chiave digitale e un carisma atipico.
«Occhi Niagara l’ho registrata dal telefono e me ne sono subito innamorata. – ci racconta – In un pomeriggio l’ho prodotta tutta e l’ho parcheggiata per tempi migliori».
«Con Niagara non pensavo alle cascate, ma al Piantone Niagara, un tipo di blu che mi piace tantissimo. Lì è partito tutto nella mia testa. Il brano parla di attese, di immagini che vorresti nella testa mentre all’atto pratico ti ritrovi sul divano. Col divano fai sempre i conti».
Secondo Hu, le immagini principali contenute in Occhi Niagara sono tre: il mare, il club e il divano («Tre immagini familiari» ci dice). Il videoclip, scritto e diretto da Silvia Clo Di Gregorio, è invece una successione estetica di playback studiati ad hoc in un’armonia tra la dinamica fotografia di Elisa Fioritto e i costumi creati e immaginati da Amanda Luna Ballerini e Tara Sellgren.
«È molto grezzo in un certo senso, non è strutturato. Eravamo in studio, ma ci sono molte immagini che sembrano quasi errori. In realtà è un modo di rendere vive le immagini».
Hu e l’opportunità di AmaSanremo
«La mia direzione – conclude Hu ai nostri microfoni – è un po’ neoclassica e un po’ club. Due anni fa sono stata a Berlino in un ambiente invaso dalla techno. Lì in mezzo ero un po’ strana, eppure la mia musica ha funzionato. L’elettronica, fin dalla nascita del club, è un elemento fortemente aggregativo. Ho sempre sognato di usare la poesia italiana e metterla insieme a una produzione aggregativa che stempera la pesantezza di alcuni concetti. Sanremo è l’unica cosa televisiva che potesse permettermi di venire fuori per come sono. Ho pensato ai talent, credo che siano una grande opportunità ma volevo essere già a fuoco».
Del resto – dice Hu – «devi stare sempre bene con quello che fai».