Andrea Lai, co-curatore di ‘Maker Music’, ci racconta in che modo l’evento gratuito e in streaming parlerà di musica agli utenti.
Sarà uno spazio all’interno della Maker Faire Rome – European Edition 2020 (il più grande spettacolo di innovazioni e creatività al mondo, per la prima volta in versione virtuale) Maker Music, che porterà la musica all’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. Dal 10 al 13 dicembre 2020 su www.makerfairerome.eu sarà dunque possibile seguire (in modo assolutamente gratuito) il racconto dell’innovazione nella sua applicazione quotidiana e come la tecnologia abbia rivoluzionato il making of della musica.
«In realtà l’idea è nata un anno fa, quando eravamo ancora sereni e liberi di andare ai concerti. – ci racconta Andrea Lai – L’idea è stata mia, di Alex Braga e di Massimiliano Colella, direttore generale di Innovacamera. Volevamo raccontare il making della musica. Come si fa la musica, in pratica. Abbiamo pensato ad un evento con contenuti ormai di cronaca ormai, che raccontano come si fa la musica tra innovazione e creatività. Sono i due poli che portano avanti il discorso musicale. Non in senso di stranezza o di ricerca, perché anche il pop è fatto di idee. Anzi, spesso è la serie A dell’innovazione».
Maker Music, Andrea Lai: «Il pop si fa da casa»
Maker Music sarà dunque un palcoscenico speciale, in cui i protagonisti della nuova musica italiana racconteranno il presente della musica, il presente più avanzato che potrebbe esserne il futuro, ma che in realtà è già fra noi.
«Il più grosso cambiamento è che non si parla solo agli addetti ai lavori perché la musica è diventata super democratica. – continua Andrea Lai – Ora il pop si fa in casa, quindi siamo tutti addetti ai lavori. Il processo musicale è molto cambiato, è andato in mano alle nuove generazioni che non hanno più bisogno di intermediari. C’è chi vede questo processo come eccessivamente non filtrato dal mercato e chi come una fonte continua di innovazione. Io sono felice, perché in questo modo nascono nuovi suoni e il processo creativo è molto semplificato. D’altra parte, se si è alla ricerca di un suono particolare, si rischia di non essere molto competitivi, perché c’è più ricerca. L’utente è diventato sempre più il centro di tutti i prodotti musicali».
Se c’è una cosa, tuttavia, che questo 2020 ci ha insegnato è che al giorno d’oggi basta poco per modificare pratiche e abitudini. Ne è un esempio l’assenza totale del rito del concerto, sostituito dal live streaming tra fanatici e detrattori.
«Il concerto si è modificato da sempre, dall’Antica Grecia a oggi. – dice in proposito Andrea – Nell’emergenza ci sono i concerti online, ma manca completamente il rito che è il motivo per cui una persona va a un live. Il concerto è innanzi tutto suono, il corpo vibra e quella vibrazione fisica mette in risonanza tutti i corpi. C’è un fronte, un altare, un’iconografia precisa. Al momento lo streaming ci regala il racconto di un concerto, ma non la sensazione che abbiamo tutti quando ne usciamo. Mi auguro che nel prossimo futuro ci sia un’implementazione del mondo fisico e di quello digitale».
Maker Music, gli appuntamenti
Come sottolinea Andrea Lai, Maker Music offrirà «musica, chiacchiere e puro intrattenimento». Durante una serie di talk organizzati in collaborazione con Tlon e moderati da Andrea Colamedici e Maura Gancitano, Maker Music rifletterà sul valore e sulle necessità della musica in un tempo critico, da una prospettiva artistica, tecnologica e sociale. Samuel (Subsonica), ad esempio, ci parlerà della capacità della musica di dare di cogliere il senso delle cose. Riccardo Sinigallia e il regista di Baby, Andrea De Sica, saranno fianco a fianco, come musica e cinema. Paola Maugeri e Cristina Scabbia (voce dei Lacuna Coil) racconteranno il potere delle community che spesso sanno innescare cambiamenti nelle persone. Vasco Brondi (Luci della Centrale Elettrica)e Francesca Michielin rifletteranno sul potere catartico del rito della musica dal vivo ora che la musica non c’è.
E siccome la musica prima che spiegata va ascoltata, Maker Music offrirà anche una importante vetrina artistica. Dal Faktory Studio di Milano di Joe T. Vannelli vedremo e sentiremo come si scrive una hit. Ce lo racconteranno i produttori di riferimento della nuova scena italiana, capaci di captare l’aria che tira e di trasformarla con il loro stile in musica da dischi d’oro: Boss Doms, Mace, Fritz Da Cat, Stefano Fontana accompagnato da Saturnino sveleranno i loro trucchi, condivideranno segreti raccontando il making della loro musica. Uno sguardo dall’interno sul mondo di chi riempie le classifiche di Spotify di successi che diventano la colonna sonora di una generazione.