La nostra intervista a Julian Marley, che ci parla di ‘Music For Love Vol. 1’ e di come la musica possa migliorare persone e nazioni.
In tempo di pandemia la musica non può e non deve fermarsi e il motivo ce lo spiega perfettamente Julian Marley. La Ghetto Youth Foundation – diretta dai fratelli Stephen, Damian e Julian – continua infatti a lavorare senza sosta. La fondazione ha recentemente approvato il progetto Music For Love Vol. 1 (qui la nostra intervista a Stefano De Donato) – all’interno del quale c’è una versione speciale di Speak Life – e il 50% dei proventi dell’album andranno proprio alla fondazione, impegnata in tutto il mondo con le sue azioni umanitarie.
«Io e i miei colleghi usiamo la musica per ragioni umanitarie. – ci dice Julian – Per insegnare come si può guarire o come ci si possa innalzare spiritualmente. Non importa dove ti trovi, la musica è importante perché migliora le persone e le nazioni».
Speak Life di Damian Marley è, del resto, un brano pieno di «energia positiva» e Julian sottolinea quanto Music For Love sia un’azione grandissima e fatta per una causa più che giusta. Ghetto Youth Foundation è partito da Trenchtown – da quella che Julian chiama «casa» – ma ora, di fatto, opera in tutto il mondo. Eppure, «c’è ancora tanto da fare».
Julian Marley, Pages e l’album Set Up Shop Vol. 4
Più o meno con i medesimi obiettivi, Ghetto Youth ha rilasciato a dicembre l’album Set Up Shop Vol. 4. «La musica è un dono di Dio – ci dice Julian – Ghetto Youth è un’etichetta quindi produciamo molta musica e promuoviamo molti artisti. Abbiamo messo insieme ciò che rappresentiamo e ogni canzone rappresenta un artista».
Nell’album c’è anche la sua Pages, un brano molto intimo che racconta di come «nessuno riesca a vedere ciò che ho nel cuore». «Ho attraversato momenti terribili – dice Julian – e le persone non sempre capiscono. Posso solo dire loro di leggere le pagine del mio cuore per capire chi sono veramente».
«L’anima parla e parla dal cuore. Capisci subito se ti trovi di fronte a qualcosa di positivo o negativo. È così che puoi capire chi sono».
Attualmente, Julian è impegnato in un mini tour in Florida (un set acustico con i The Wailers organizzato seguendo tutte le direttive sanitarie) e, ovviamente, scrive e produce musica.
«La musica è necessaria perché la gente ha bisogno di un messaggio. Al giorno d’oggi è ancora più necessaria. Ogni giorno il sole sorge e la luna tramonta. Come il sole e la Luna dobbiamo continuare a vivere».
«Questo periodo per me è stato spiritualmente importante – conclude Julian – Mi sono concentrato su me stesso, ho acquisito consapevolezza. Non ho guardato gli altri, ho visto dentro di me. È una battaglia spirituale e la affronto ogni giorno. Dobbiamo essere forti».