Si intitola Rimani il nuovo singolo di Virginio, uscito venerdì 2 aprile sotto la sua etichetta MP FILM SRL. Il brano anticipa il nuovo album e, per il cantautore, rappresenta in un certo senso un ritorno alle origini.
«Sono sempre stato amante di un certo tipo di pop, quello un po’ malinconico. – ci dice – Rimani appartiene a quel filone, potrebbe essere il giusto prosieguo di un album come quello in cui c’era Davvero. O di altre canzoni dei miei esordi. Sicuramente fa parte di quel Virginio».
Rimani è una «canzone cinematografica», che «inizia come un trailer e alla fine esplode con un urlo». Il racconto perfetto di una relazione che si trascina allo stremo. Del resto, come ci racconta il cantautore, «quando ci muoviamo ci rendiamo conto di quanto era pericoloso stare fermi».
«Una persona saggia mi diceva che dobbiamo fare ogni giorno qualcosa che ci fa paura. Fare un passo in avanti ci fa crescere e ci rende migliori».
Eppure, scrivere questo brano per Virginio è stato naturale e, allo stesso tempo, inevitabile. «Rimani è un brano che si è scelto da solo. – commenta – Mi cercava, tornava sempre».
«Bisogna aspettare che passi il dolore per poterne parlare. Quando sono immerso nel fango, non riesco a vederlo. Poi quel momento passa e, come è accaduto con Rimani, metto in chiaro le cose e avviene la catarsi. Faccio musica anche perché ho bisogno di uno scambio e di una comunicazione interattiva. Oggi più che mai, visto che non abbiamo neanche i palchi. Rimani rappresenta tutto questo e un grido di libertà».
Ecco, la parola libertà per Virginio è sacrosanta. E la sua storia parla per lui: da Sanremo (nel 2006) alla vittoria ad Amici, arrivando al successo come autore.
«Ho sempre seguito l’istinto, ho sempre cercato di seguire ciò che mi procurava felicità e appagamento. – ci dice – L’arte per me è fatta così, è comunque figlia prima di tutto di una scelta istintiva. Ho voluto esplorare tanto anche la scrittura per altri artisti e la cosa mi è sfuggita di mano. Due anni fa c’è stata la vittoria del Latin Grammy con Laura Pausini. Ero su un carro bellissimo e l’ho portato avanti. Ma sono un cantautore e sento anche il bisogno di esprimermi anche con la mia voce».
«Ho scelto di essere indipendente, perché la libertà artistica per me è tutto. – continua Virginio – Con la mia etichetta ci siamo messi a lavorare su tante canzoni, ma Rimani tornava sempre in un modo o nell’altro. Ho capito che voleva uscire. Credo nelle canzoni che ti dicono cosa fare. Ho seguito il flusso».