Riccardo Antonaci, Emma Dalla, Sebastiano Fighera, Alessandro Notari e Margherita Rebeggiani ci raccontano ‘Unlockdown’.
Come riescono a convivere cinque giovanissimi ragazzi in tempo di pandemia? Ce lo spiega la serie Unlockdown, prodotta da KidsMe (di De Agostini Editore), in onda dal 16 aprile ogni venerdì alle ore 19.05 su DeAKids (Sky, 601).
Protagonisti di Unlockdown sono cinque giovani attori: Riccardo Antonaci (Jack), Emma Dalla (Michelle), Sebastiano Fighera (Leo), Alessandro Notari (Sam) e Margherita Rebeggiani (Martha). Ci siamo fatti raccontare proprio da loro com’è andata sul set della serie e di cosa parla Unlockdown.
Innanzi tutto, Unlockdown è stata girata su un set «da sit com», molto casalingo. «Non ero mai stato su un set simile» ci dice Sebastiano, sottolineando tuttavia che all’occorrenza tutti loro hanno potuto usufruire di «un divano super comodo».
«Tutti noi eravamo a nostro agio, nei tempi morti c’erano il divano e il cibo. – aggiunge Alessandro – Ci andavamo a sdraiare molto spesso».
«Ci ha fatto legare molto di più – conclude Margherita – perché eravamo sempre tutti insieme». E poi anche immedesimarsi è stato facile. «Certo non ho fatto il lockdown con gli amici. – dice Riccardo – Ma immedesimarsi è stato facile».
«Avrei voluto essere più come Michelle rispetto allo studio, perché non sono così brava» aggiunge invece scherzando Emma.
Nella serie c’è anche una piccola partecipazione di Chiara Iezzi che vestirà i panni della mamma di Jack e Lara e l’amichevole partecipazione di Fabio Volo che nel ruolo di se stesso interpreterà il vicino di casa dei ragazzi. Volo lascerà il suo cane in affido per qualche giorno ai dirimpettai. I ragazzi ci dicono però di aver lavorato solo a distanza con Chiara, mentre con Fabio Volo si sono divertiti tantissimo.
E, a proposito di pandemia, quale messaggio vuole trasmettere Unlockdown ai ragazzi? «Come serie dà molti spunti su cosa fare nel lockdown. – ci rispondono – E dà anche spunti su altre tematiche non necessariamente legate al lockdown, ma validi per la vita reale».
«Tutti i ragazzi hanno un interesse. In ogni episodio la serie dà spunti su come passare il lockdown e ogni episodio ha una morale. Come l’amicizia da non trascurare e da coltivare e il fatto di stare attenti alle videochiamate».