Dopo l’esperienza ad Amici 20, Raffaele Renda ha pubblicato il singolo Il Sole alle Finestre (uscito il 7 maggio). Un brano che l’artista definisce «un inno alla speranza». Uno sfogo a cuore aperto, un testo sincero rafforzato dalle sonorità urban pop armonicamente vincenti e dalla voce brillante del suo autore.
«È uno spiraglio, il messaggio che volevo comunicare. – ci dice Raffaele – Lo definirei un brano personale, ma mi rendo conto che è abbastanza contestualizzato in questo momento. Parla di un periodo buio e della forza di di rialzarci e vedere la luce in fondo al tunnel».
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Un’esperienza autobiografica – appunto – perché dopo Sanremo Young per Raffaele non tutto è stato rose e fiori.
«Sono sempre abbastanza scuro di ciò che faccio. – ci racconta Raffaele – Ma, dopo la mia prima esperienza importante a Sanremo Young, avevo troppe aspettative. Subito dopo il programma sono caduto in una sorta di baratro. Mi aspettavo tantissime cose, ma non è arrivato nulla alla fine. Da quel momento ho imparato molto, la musica è un saliscendi di emozioni. Cadere mi ha aiutato ad affrontare l’uscita da Amici in modo differente».
Amici, del resto, è sempre stato un sogno per Raffaele. «Quest’anno mi ha regalato tanto. – ci confessa – Sono sempre stato me stesso e mi ha lasciato tantissime cose, è una palestra del mondo della musica. Mi sento un artista diverso e una persona diversa».
Dalle difficoltà della convivenza alla contaminazione che inevitabilmente la condivisione ha portato, Raffaele si racconta a 360 gradi. Commentando anche le critiche ricevute.
«Il tempo e l’esperienza mi hanno aiutato a imparare nella vita a prendere il buono e il male da ogni cosa. Per me le critiche sono fondamentali. Devo dire anche che però a volte le critiche bisogna saperle fare. Io faccio di tutto per crescere e, se una cosa non la reputo vera, mi scivola addosso».