Il rapper Gemitaiz è pronto a regalare un live unico dalla terrazza più iconica del centro di Milano: giovedì 27 maggio quinto appuntamento con #MartiniLiveBar.
Giovedì 27 maggio torna l’appuntamento con #MartiniLiveBar che nei mesi scorsi ha ospitato con successo Coma_Cose, Boss Doms, Nitro e Chadia Rodriguez. Protagonista del quinto show in calendario è il rapper Gemitaiz, atteso a Terrazza Martini con la sua band per un evento gratuito trasmesso sui social del brand e sul canale Instagram dell’artista dalle 19,30.
E per l’occasione, Gemitaiz promette un evento davvero speciale accompagnato da un gruppo di musicisti che tiene a citare uno per uno. E sono: Danilo Menna alla batteria, Gerva ai fiati, Mixer T alle tastiere, Andrea Colicchia al basso e contrabasso, Frenetik alla Drum Machine. A poche ore dall’esibizione, Gemitaiz si è raccontato in un incontro virtuale.
Come ti fa sentire tornare a esibirti live dopo tanti mesi?
Siamo felicissimi, e lo sono io in primis per questo evento live perché per tanto tempo anche io non ho potuto svolgere il mio lavoro. E a parte poche occasioni non sono più salito sul palco. Stavolta, svendo più tempo a disposizione, ho cercato di mettere in piedi una band per l’occasione e non solo un dj: abbiamo riarrangiato uno show in meno di un mese.
Che tipo di set e scaletta hai preparato?
Ci saranno cose vecchie e nuove, quindi non solo brani dell’ultimo mixtape ma anche tracce di qualche anno fa, il tutto con un gusto lineare. E non sarà una band classica da rap ma abbiamo messo chitarra, batteria elettronica e batteria vera, contrabbasso, fiati e tastiera. Sarà molto particolare secondo me, mi auguro venga percepito nella maniera giusta
Visualizza questo post su Instagram
È cambiato, nel corso della tua carriera il rapporto con il palco?
Stare sul palco per me è come quando ti vedi con la persona che ti piace ma non vi conoscete bene; all’inizio, allora, pensi che sarà difficile e senti un po’ di paranoia, ma poi quando sei lì tutte queste cose non ci sono più e ti vivi il momento. Il giorno in cui suono sto sempre in paranoia perché temo che vada via la voce o magari che mi scordi i testi… è la prova finale che si ripete come per un sportivo, non sai mai se sarà l’ultima volta, la più bella o la più brutta. Ci sono sempre un sacco di fattori che cambiano, e la bellezza rende speciale ogni esibizione.
Sei un artista di grande coerenza: cosa significa per te essere coerente?
Coerenza per me è fare esattamente quello che dovresti fare nel momento in cui andrebbe fatto. Quindi, significa non parlare di auto, soldi e donne quando hai la stanza a casa di mamma e neanche fare l’opposto, ovvero il poveraccio che soffre quando non è così. La coerenza sta nel rappresentare te stesso nella maniera giusta andando di pari passo con il presente che stai vivendo. Perché se ti costruisci un personaggio che non sei tu, questo finisce che va a discapito e mai a favore. E per me in questo momento è coerenza fare un mixtape tutto autoprodotto e fare un live con una band.
LEGGI ANCHE: Chadia Rodriguez: «Chi se ne frega dei canoni estetici»
Rispetto al passato oggi ascoltiamo meno rabbia nella musica di Gemitaiz, è così?
La rabbia del passato diciamo che non c’è più o forse è solo cambiata: prima ero arrabbiato perché non avevo voce e dovevo lottare per trovare lo spazio per farmi sentire. Oggi è una rabbia diversa, cioè c’è un altro tipo di carburante che mi dà modo di esprimermi, puoi chiamarla rabbia o forza. Credo che questa non debba passare mai perché deve esserci sempre la paura che tutto questo finisca, quindi come artista devi sempre riuscire a stare un passo avanti.
Oggi il rap ha trovato spazio anche in tv, ma chi oggi vuole iniziare una carriera rap quali consigli ti senti di dare?
Se vuoi fare il rap non andare ad Amici o X Factor perché quelli non sono spazi per il rap. Il rap vero si fa in strada e nessun giudice di talent giudicherà mai bene il rap quanto un ragazzino di strada che lo ascolta da sempre. E un altro consiglio che posso dare è quello di scegliere sempre bene le persone con cui lavorare.
È di fresca pubblicazione il brano Un pezzo di universo con Gemello e Coez, come è nato?
Più che amici siamo davvero come fratelli ormai ma tutti e tre insieme non avevamo mai collaborato. Gemello mi ha scritto che Neffa aveva mandato a Coez un ritornello molto forte e da quello abbiamo costruito tutta la canzone. Ognuno si è appuntato la propria strofa, molto spontaneamente, dopo aver ascoltato per ore la base una sera.
LEGGI ANCHE: Nitro: «Non andrei mai a Sanremo. La musica? Non deve diventare virtuale»
Dopo tante collaborazioni c’è qualche artista, magari internazionale con cui ti piacerebbe lavorare?
Ce ne sono davvero tantissimi. Di stranieri potrei dirti Lana Del Rey, Young Thug, Yelawolf o, per dirla proprio grossa, Eminem. Tra gli italiani, per esempio, ho collaborato in passato con Giorgia e tutto il mondo della musica leggera secondo me ha un sacco di voci stupende con cui vorrei lavorare, da Tiziano Ferro a Neffa a Gianni Morandi, il cui figlio è mio fan. Ma poi, ti dico, per esempio quando ho visto Gigliola Cinquetti a Sanremo mi sono messo a piangere. Diciamo che spero di non morire presto per poter collaborare con un bel po’ di loro.
Hai ancora in sospeso un tour che è stato messo in stand-by per via dell’emergenza sanitaria: ci sono novità?
Stiamo aspettando e ovviamente soffriamo a stare fermi ma non mi lamento mai perché ho molti amici che fanno lavori normali e non hanno la mia stessa fortuna, anche finanziaria. Posso dire che saranno date nei palazzetti e all’aperto appena si potrà. Tranquilli, si recupera tutto!
Per seguire lo spettacolo di Gemitaiz con un aperitivo MARTINI Fiero&Tonic si potrà ordinare il kit sulla piattaforma Winelivery con uno speciale codice sconto che verrà rilasciato al momento della registrazione. E per rivivere le emozioni dei quattro appuntamenti di #MartiniLiveBar, si può ascoltare la playlist dedicata sul canale Spotify di Martini.