Da venerdì 28 maggio è disponibile ‘Casa’, il nuovo album di Pierdavide Carone a nove anni dal precedente progetto. Un disco che è un secondo inizio: la nostra intervista.
Più che di ritorno artistico, o anche semplicemente discografico, Pierdarvide Carone inaugura un nuovo tempo. E questo suo secondo tempo si apre con ‘Casa’, album in nove tracce disponibile da venerdì 28 maggio anticipato dal singolo in radio e digitale Buonanotte. “Il mio percorso artistico credo sia molto particolare”, riannoda i fili – di vita e di musica – l’artista.
“Sono stato un cantautore che avuto un’esplosione molto mainstream derivata da un talent. E che poi ha raggiunto un apice anche di prestigio grazie a quello che secondo me è il cantautore italiano, Lucio Dalla“, dice Carone. “Dalla sua morte ad arrivare oggi, c’è stata una stanchezza a cui si sono aggiunte tante altre cose che non hanno che fare con la musica nel senso più puro, insieme alla vita che a volte si accanisce”.
“Tutto questo si è tradotto in nove anni fino ad arrivare a questo album che è ‘Casa’”, continua Pierdavide. “Più che un ritorno di qualcosa che è talmente tanto lontano da non avere molti punti di contatto può essere un 2.0. Da qui è tutta un’altra carriera: adesso sono un uomo che ricomincia a fare dischi”.
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Dalla paura alla serenità: il viaggio di ‘Casa’
“‘Casa’ parte da una transizione fisica che poi è diventata anche emotiva”, ci spiega Carone in merito al viaggio artistico del nuovo progetto. “Ho iniziato a scrivere i primi versi di quattro anni fa, quando ho lasciato la mia casa, Roma, dopo 17 anni e ho cercato una nuova casa a Milano. E non sapevo allora se poi avrebbe potuto esserlo effettivamente, solo oggi posso dire che è stato così”.
“È stato un salto nel buio e credo che questa transizione ci sia nel disco con i suoi diversi stati d’animo a cui ho cercato di dare ordine”, continua Pierdavide Carone.
E il viaggio, come tale, non può che avere una partenza e una destinazione. “Quando pensato a una tracklist ho tentato di riordinare quegli stati emotivi per far sì che, come io stesso ho vissuto quell’esperienza personalmente, anche chi ascolta il disco possa vivere uno stato emotivo. È la condizione di chi, nella transizione, parte da una nevrosi, dalla paura di un cambiamento cantata in Non mi importa niente, e attraverso otto canzoni arriva a Casa. Il brano che chiude l’album racconta, infatti, uno stato d’animo completamente lontano. Disegna una specie di diagonale catartica, dove si parte nevrotico e si arriva alla serenità”.
“Col fatto che ‘Casa parte da lontano, alcune canzoni iniziavano ad avere già qualche anno quando abbiamo iniziato a registrarle”, specifica anche l’artista circa la produzione. “Per questo motivo siamo intervenuti facendo dei rimaneggiamenti per accompagnarle dal 2016 al 2021. Mi piace il percorso che hanno affrontato e il fatto che siamo riusciti a salvare un disco che secondo me vale la pena di essere ascoltato. E che magari aveva solo bisogno di essere sgrassato”.
In occasione della release, Pierdavide Carone torna in concerto. “La dimensione live mi è mancata tantissimo”, confessa. “L’unica cosa che manca in un live streaming è l’applauso alla fine delle canzoni perché quello è il nettare di un musicista. È bellissima l’esperienza dello studio di registrazione e del creare ma è fondamentale l’esperienza di contatto tra il musicista e il suo pubblico. Spero di potermela godere a pieno e di far godere al pubblico della dimensione multisensoriale di questo disco”.
Foto di Virginia Bettoja da Ufficio Stampa MA9PROMOTION