Da venerdì 24 settembre è disponibile ‘Non Esiste Amore a Napoli’, primo progetto discografico di Tropico nel segno del sentimento.

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Racconti d’autore su vita e amore. Questo sono le quattrodici tracce che compongono ‘Non Esiste Amore A Napoli’, album con cui Davide Petrella porta in scena il progetto Tropico. Un’anima musicale che ben si distingue da quella autorale al servizio di tanti altri artisti della scena italiana. Anche da qui, spiega l’artista, la necessità di un pseudonimo che gli calzasse al meglio. “Volevo una divisione netta nella mia vita artistica, sono autore e artista in prima persona. Davide Petrella era un nome ingombrante per me perché mi accosta agli artisti per cui scrivo e  io non voglio regali dalla musica”.

“Ho pensato, allora, allo pseudonimo ‘Tropico’ per dividere le strade identificando un progetto solo mio che non vuole mischiarsi”, racconta il cantautore. La scelta è arrivata per una serie di combinazioni mentre ero in viaggio a Cuba anche perché tante cose uniscono Napoli a quell’isola. Alla fine mi sembrava un segno che indicasse una direzione giusta per me”.

 
 
 
 
 
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In merito al disco in uscita venerdì 24 settembre, Tropico spiega: “Tutto è partito da Non esiste amore a Napoli: è stata la traccia che ha mosso un altro modo di volermi raccontare. Ha spostato l’equilibrio e ha dato la direzione a tutte le altre. Il filo che lega tutte le canzoni è la mia vita privata, non riesco a fare a meno di tirarla in mezzo. In generale, credo, che chi scrive ha le antenne più allenate a pescare sentimenti e situazioni che possano diventare canzoni per empatizzare con gli altri”.

E aggiunge: “Sono partito due anni fa mentre vivevo un periodo complicato a livello personale e le relazioni, in particolare l’amore, sono il centro di ‘Non esiste amore a Napoli’. Diciamo che mi sono anche divertito nell’andarmi a infangare in questo argomento. Questo album è il lavoro che cerco di fare da tanto tempo a questa parte e sono felice della squadra con cui ho collaborato: sono persone che hanno capito questa mia fase della vita. La gavetta di questi anni mi ha fatto bene e credo che questo album sia il progetto più compiuto a cui sia mai arrivato”.

“Questo disco è la cosa più importante a cui ho lavorato nella mia carriera finora”, racconta Tropico. “È quella che ha richiesto più tempo essendo frutto di due anni di lavoro ed è stato un bel viaggio.

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Quindi, l’artista puntualizza: “Sono molto affezionato alla canzone come idea e al concetto di album, mi piace proprio pensare al progetto disco nel suo complesso. Oggi la musica funziona per singoli, ed è giusto farli uscire, ma non riesco a pensare ai brani se non in un progetto più ampio. Il disco per me è molto più importante del singolo perché c’è vita dentro, ci sono tempo e lavoro. È ciò che ti dice quanto vale un artista e anche, personalmente, valuto gli altri dai dischi e non tanto da singoli”.

“Non c’è, per me, un genere più nobile rispetto a un altro”, sostiene Tropico. “Per me esiste la gente che ascolta la musica e la gente ha sempre ragione. Le canzoni appartengono alle persone”.

Per presentare ‘Non Esiste Amore A Napoli’, in occasione della pubblicazione del disco, Tropico ha organizzato un release party speciale. “In questo disco c’è tanta Napoli e volevo un posto iconico da guardare per ricordarmi questo momento. Quindi, abbiamo pensato a un release party che sarà quasi una follia. Insieme al mio team di lavoro con i collaboratori più stretti e a una ventina di fan selezionati saremo su un caicco a vela davanti a Castel dell’Ovo. Cercavo qualcosa di simbolico perché sono davvero felice di questo disco. Io con le canzoni sono come un bambino, mi devono divertire ed emozionare”.

Foto di Biagio Munciguerra da Ufficio Stampa GOIGEST

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