Per la Stardust S.p.A. il 2021 è sicuramente un anno da incorniciare. E, del resto, a sentire il nome Stardust è difficile non pensare subito al mondo degli influencer e alla celebre house. Stardust S.p.A. è però molto di più e, in Italia, è ormai una garanzia nell’ambito dell’influencer marketing.
E pensare che tutto è partito, qualche anno fa, dalla musica. «Abbiamo notato – ci spiega Simone Giacomini (CEO e Founder) – che in un’etichetta come Sony Music mancava un’amplificazione. Al contrario, ogni video di TikTok ha la musica in sottofondo. Cosa succede se mettiamo insieme 100 influencer facendo sentire una canzone a raffica?».
Il primo contatto tra Stardust è stato quindi proprio con Sony Music che ha concesso un esperimento (chiamiamolo così) con il brano Spaccato di Don Joe. «Il pezzo non era in classifica – dice Giacomini – ed è arrivato in men che non si dica 23esimo su Spotify». Ma come gestire, invece, un brano celebre a livello internazionale? «Abbiamo provato la stessa tecnica con Watermelon Sugar di Harry Styles – precisa Giacomini – e il brano è rimasto in classifica sei mesi. Ora lavoriamo con tutte le major». E in programma c’è anche un progetto legato a Sanremo e l’apertura a Milano di uno spazio di 2000mq dedicato alla musica.
È un lavoro costante – sottolineano però i founder Simone Giacomini (CEO), Antonino Maira, Alan Tonetti, Fabrizio Ferraguzzo, Ettore Dore – che ha portato a un fatturato di 9 milioni di euro.
La Stardust House e i nuovi progetti a Dubai e negli USA
Ad iniziare proprio dalla content house, la prima in Italia, nata su modello americano della Disney. Con la differenza che i protagonisti arrivano dai social e da YouTube, con l’intento di fornire loro la preparazione necessaria a «diventare star». Una visione sempre più internazionale che vede Stardust al lavoro per aprire nuove house negli Stati Uniti e a Dubai a partire dal prossimo anno. «Saranno due progetti diversi per catturare più audience – anticipano i founder – con Dubai che sarà la sede del primo reality su social con influencer del luogo». Con tanto di challenge ed eliminazioni, si intende, e con gente che «non abbia solo i numeri, ma anche qualcosa da dire». Negli USA, invece, il format sarà ispirato al beauty. «Un inno alla bellezza» precisano, senza spoilerare troppo.
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Giorgio Panariello, From Boomer to Zoomer
Intanto nella prima content house italiana è approdato anche Giorgio Panariello, che (in collaborazione con Friends & Partners) debutterà su Twitch e TikTok con il suo primo format originale e 100% digital dal titolo From Boomer to Zoomer.
From Boomer to Zoomer racconta l’esperienza che vivrà Giorgio per una settimana da inquilino fuori corso della Stardust House. Una full immersion con la Generazione Z e i talenti che la abitano, con l’obiettivo di imparare tutto quello che c’è da sapere su TikTok e i social, tra sketch esilaranti e balletti virali. Tutti i progressi e le emozioni del giorno verranno raccontate ogni sera su Twitch con un originale live show.
Starworks, perché anche la formazione è fondamentale
Febbraio sarà invece il momento di Starworks, la prima academy per la formazione di nuovi influencer in Italia. A partire dalla seconda metà del mese per tre weekend, sei città italiane, da nord a sud, saranno protagoniste di questa nuova avventura dedicata a tutti i ragazzi che vogliono iniziare il percorso dell’influencer marketing. Le prime tappe saranno Milano, Napoli, Roma, Palermo, Venezia e Bari. Il progetto nasce dalla volontà di Matteo Brilli (Client Partner & Strategy di Stardust).
«Con questo progetto abbiamo cercato di dare una risposta concreta ai tanti ragazzi che vogliono impegnarsi in una di quelle che è considerata una professione del futuro. Non vediamo l’ora di poter aprire le porte a questa prima fase di progetto e ampliarla sempre di più nel corso del 2022».
Starworks fornirà a tutti i suoi allievi esclusivi corsi di web marketing, scrittura creativa, storytelling, editing video e fotografico attraverso la collaborazione di docenti selezionati. I corsi intensivi avranno la durata di 12 ore, suddivise in due giornate di lezioni no-stop.
Dsyre, il mondo degli e-Sports
Stardust entra anche nel mondo degli eSports con Dsyre.
«Il limite del mondo esports è che parla solo al mondo eSports. – ha raccontato Andrea Cibelli, Co-Founder del Team insieme ad Emanuele Di Leva – Noi con Dsyre vogliamo unire il mondo della comunicazione e dell’intrattenimento col mondo del gaming professionistico. E fare in modo che il mondo esports possa davvero parlare, raggiungere e colpire chiunque».
Dsyre non è solo una gaming house, ma una vera e propria accademia che unisce il gaming professionale al mondo della comunicazione, del design (il brand è stato realizzato in collaborazione con il designer londinese Kwaku Amprako) e della creazione dei contenuti. Nel solco dell’esperienza di grande successo della Stardust House. Una nuova realtà che può contare già 6 squadre in corsa nei principali campionati nazionali e internazionali, tra cui Fortnite e Fifa. A pochi mesi dalla sua nascita il Dsyre Team si è già qualificato per la finale italiana di TFT e Valorant e, in occasione dell’ultima Games Week, ha conquistato la seconda posizione nel torneo di Valorant e terzo gradino del podio nel TFT.
Proprio in quest’ottica, nel 2022 è in apertura una struttura che ospiterà i gamer del team e che rivoluzionerà il concetto di gaming house in Italia creando un vero e proprio hub di contenuti dedicati al mondo del gaming. Oltre ad essere una accademia di formazione per streamers e pro players, Dsyre si occuperà anche di produzione video, moda, arte e design. Per celebrare la nascita del team Dsyre, è stato creato il primo NFT in blockchain dedicato (visibile all’indirizzo www.dsyre.com/nft): un’opera di design esposta al Museo della Permanente di Milano – dal 23 Novembre 2021 al 6 Febbraio 2022 – all’interno della mostra Dart2121, la prima esposizione museale di NFT al mondo, in compagnia delle opere dei più grandi artisti dell’arte digitale e di quadri del Rinascimento.