Il suo legame con il Belpaese nasce ben prima dei duetti che l’hanno resa popolare anche negli ascolti italiani. Quello di Ana Mena per l’Italia, infatti, è un amore che nasce da lontano, da quando ancora bambina ascoltava con papà la musica dei nostri artisti. E in famiglia seguiva con passione e ammirazione il Festival di Sanremo.
Lo stesso al quale quest’anno partecipa con un misto di emozione, entusiasmo e gratitudine, portando il brano Duecentomila ore (Epic / Sony Music). “Sono cresciuta ascoltando artisti come i Ricchi e Poveri, i Matia Bazar, Mina, e continuo a seguire Sanremo anche in streaming”. A firmare la canzone sono Rocco Hunt, Federica Abbate e Zef, che ne ha curato anche la produzione.
“Ho sempre seguito e ascoltato la musica di Rocco Hunt, il suo rap è molto energetico”, afferma Ana. E ricorda: “Quando ci siamo conosciuti a una festa di Natale gli confessai la mia stima. E gli dissi anche del mio desiderio di collaborare con lui. Qualche mese dopo eravamo in studio a lavorare insieme, il sogno si è realizzato. E ne è nata anche una bella amicizia”.
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Così, milioni di stream dopo, la cantante e attrice spagnola ritrova l’artista napoletano che l’accompagna anche nella serata delle cover. “Sono felice di condividere con Rocco Hunt il palco di Sanremo perché è una persona importante per la mia carriera”, continua Ana Mena. “Ci tenevo ad averlo con me in questo momento, mi farà sentire in famiglia”.
E a proposito della cover, l’artista anticipa qualche dettaglio. “Abbiamo preparato un medley con cui unire le generazioni. Inizia con Il mondo poi Rocco interviene con una parte inedita, bellissima e carica di energia, su Figli delle stelle e finiamo con Se mi lasci non vale. Con l’orchestra funziona molto bene e spero che piaccia anche al pubblico”.
In merito, invece, al brano Duecentomila ore, l’attrice e cantante spiega: “A essere sincera provo da un paio di anni a partecipare al festival e per fortuna questa volta è stata celta anche la nostra canzone. È un brano che parla di una storia d’amore particolare, che inizia e finisce presto, con un messaggio importante per le donne. Anzi, sono felice ci sia anche Federica Abbate a firmarla. Come donna cerco di dare visibilità anche al lavoro delle donne e Federica è davvero un talento”.
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A poche ore, ormai, dal via Ana confessa di faticare a dormire da qualche notte. “Dentro di me ho un mix di emozioni – racconta– In certi momenti sono carica e altre volte più stressata ma non vedo l’ora di esser su quel palco. Mi sto esercitando tanto; mi sento felice di essere qui e di poter vivere questa esperienza per raccontare la mia proposta. Diciamo quindi che sono nervosa, emozionata ma sopratutto felice e grata”.
E se dovesse arrivare, vincendo, sul palco dell’Eurovision? Sarebbe molto bello! Sinceramente non l’ho pensato perché sono concertata sull’esibizione a Sanremo ma se il pubblico italiano mi facesse questo regalo sarebbe u modo per ringraziarlo. E sarebbe bello anche per sottolineare il legame tra i nostri Paesi, come un doppio omaggio”.
Foto di Attilio Cusani da Ufficio Stampa Parole & Dintorni