Giuse The Lizia ci racconta il singolo ‘Parole Peggiori’, che arriva a pochi mesi di distanza dall’EP ‘Come Minimo’.
Si intitola Parole Peggiori il nuovo singolo di Giuse The Lizia, prodotto da Iacopo Brail Sinigaglia e che arriva a pochi mesi di distanza dall’EP Come Minimo. Un brano quasi onomatopeico per la sua struttura sorprendente, a conferma della personalità disruptive del cantautore.
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«In questi mesi mi sono messo in discussione. – ci dice Giuseppe – Il primo EP, come è anche giusto, aveva dentro le mie prime cose. Tutti volevamo che uscissero, ma in questi mesi ho scritto in modo un po’ più consapevole, con più attenzione. Anche Parole Peggiori è più studiata rispetto a come facevo le cose prima. Credo sia sano mettermi sempre un po’ più in gioco».
In questo, Brail ha sicuramente dato una grande mano. Il pezzo è nato infatti chitarra e voce, ma «Iacopo – dice Giuse The Lizia – ha poi aggiunto, e ha svoltato il pezzo. È stato un super lavoro».
«Prima – continua poi il cantautore – scrivevo sulle basi che mi arrivavano, ma questo approccio mi limitava. Mi comincia a piacere curare anche la musica e gli accordi».
Anche le grafiche favoriscono l’immersione in uno specifico mondo «iconico». E, tra le foto pubblicate sui social da Giuse The Liza appare anche un riferimento al J’Accuse di Émile Zola, che scopriamo essere uno spoiler.
«C’è una canzone che non è ancora uscita perché è in fase di arrangiamento. – ci rivela Giuseppe – Tempo fa lessi questo libro storico e mi ha affascinato».